Caccia in Valle d’Aosta: il Tar respinge la richiesta di sospensione del Calendario Venatorio nella parte riguardante la caccia alla volpe, avanzata dagli ambientalisti.
Per i giudici non ci sono gli estremi di gravità e urgenza. La Lega per l’abolizione della caccia aveva chiesto di fermare la caccia “alla cerca” impugnando il Calendario venatorio per una difformità rispetto alle indicazioni dell’Ispra.
La caccia «alla cerca» della volpe iniziata ieri con l’avvio della stagione venatoria può proseguire, almeno per il prossimo mese. Lo ha stabilito il Tar della Valle d’Aosta, respingendo per mancanza di «gravità e urgenza» la richiesta di sospensione cautelare presentata dalla Lega per l’abolizione della caccia e dall’Associazione delle vittime della caccia, che hanno impugnato una parte del calendario venatorio 2012-2013 approvato a giugno dalla Giunta regionale. La camera di consiglio è prevista il 17 ottobre.
Rispetto alle indicazioni dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che per l’inizio della caccia alla volpe in forma vagante aveva suggerito la data del primo ottobre, il calendario venatorio anticipa l’inizio del periodo alla terza domenica di settembre, come consentito dalla legge quadro sulla caccia.
Un arco di tempo “estremamente limitato”, quello tra il 16 e il 30 settembre, scrive nel decreto il presidente del Tar della Valle d’Aosta Calogero Adamo. Considerazione che, insieme al fatto che il ricorso “riguarda un’unica specie (la volpe) e un’unica modalità di caccia alla stessa (alla cerca)” ha fatto ritenere al giudice amministrativo che non «sussistono i presupposti per l’accoglimento» dato che non c’è “nel caso in esame una situazione di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”.
La Giunta regionale aveva motivato la propria scelta di anticipare la caccia vagante alla volpe rispetto a quanto indicato dall’ISPRA spiegando, nella delibera contestata, che “si ritiene utile mantenere la data di apertura della caccia alla terza domenica di settembre ovvero all’apertura generale della caccia in quanto tale data rientra tra le consuetudini locali”. Il ricorso delle due associazioni contro la Regione Valle d’Aosta e la Federazione italiana della caccia è stato depositato venerdì scorso.
Fonte: LaStampa.it