Il Comune di Valdagno, nella provincia di Vicenza, da ragione alla segnalazione fatta dalla Lega per l’Abolizione della Caccia riguardo alla pericolosità delle torrette da caccia auto costruite in quanto fatiscenti e contrarie ad ogni norma di sicurezza.
Dopo la segnalazione della LAC sono stati effettuati i controlli delle Autorità preposte su circa 150 altane da caccia nel comune di Valdagno che nei giorni scorsi ha ordinato l’eliminazione delle prime torrette illegali a Castelvecchio.
L’ex consigliere e portavoce della LAC, Pietro Fioraso evidenziando che sulla questione degli abbattimenti si sono ritrovati d’accordo anche i cacciatori ha affermato “Quando c’è di mezzo la sicurezza, non si può transigere”.
Le torrette destinatarie del provvedimento comunale di abbattimento erano state costruite per la caccia agli uccelli migratori ma dai controlli effettuati sono state riscontrate dei seri problemi riguardanti la sicurezza, “sono troppo vicine ad un sentiero molto battuto e sono in condizioni fatiscenti”, pertanto dichiarate inutilizzabili e da eliminare.
Sulla questione ha spiegato il portavoce del Coordinamento protezionistico veneto, Renzo Rizzi, “La caccia deve rispettare le leggi relative alla sicurezza. Tutte le strutture dovrebbero essere omologate come, per esempio, succede in Austria dove ne esistono prefabbricate e alte massimo quattro metri”.
Prosegue poi critico, Rizzi, “Qui è una giungla: ci sono strutture alte anche una ventina di metri, tenute in piedi artigianalmente con cavi ancorati agli alberi. A quanto ci risulta, questo è il primo provvedimento di abbattimenti per problemi di pubblica sicurezza a livello nazionale: ora prevediamo un’ecatombe per le torrette”.
Infine conclude Rizzi, “Fino a questo momento, ne abbiamo censite 150, ma il nostro lavoro prosegue. Come pure i controlli. Faccio anche un appello alla Forestale, perché se ne occupi e segnali il pericolo alle autorità competenti”.
Pietro Fioraso esprime infine le proprie preoccupazioni sulla questione sicurezza delle altane abusive, “Durante un incontro in Comune, ho avuto modo di visionare la situazione: intollerabile. Non si scherza sulla sicurezza, soprattutto quando ci sono di mezzo le armi. Sulle torrette operano cacciatori con fucili carichi: se uno di questi dovesse cadere, sarebbero guai”.