Caccia in Umbria: l’ass. Cecchini rassicura in cacciatori per l’apertura, “nessun problema per avvio Stagione Venatoria”.
”In Umbria non sono stati presentati ricorsi e la stagione venatoria si e’ potuta avviare normalmente, assicurando ai cacciatori i loro diritti. La Regione è stata tra le prime a pubblicare il calendario per la corrente stagione e tra le poche ad aver rispettato il termine del 15 giugno, a conferma della validità e della accuratezza con cui gli uffici competenti hanno motivato e documentato le scelte fatte a supporto delle date stabilite nel calendario”. Lo ha detto Fernanda Cecchini, assessore alla caccia della Regione Umbria, spiegando che ”dopo la preapertura del 1 e 2 settembre, domenica 16 inizieraàufficialmente la stagione venatoria con l’avvio della caccia a tutte le specie”.
”Il mondo venatorio umbro – ha evidenziato – ha accolto positivamente la programmazione del prelievo prevista per questa stagione, con alcune eccezioni relative alla caccia al cinghiale su cui si è invece aperto un confronto serrato e corretto. I punti focali in cui si riconoscono la stragrande maggioranza dei cacciatori sono la necessità di una visione unitaria che eviti ulteriori spaccature e la consapevolezza del rapporto imprescindibile tra mondo venatorio e agricolo”.
“In relazione a questo ultimo aspetto – ha sottolineato – con la finalità di migliorare ed ottimizzare la ricostituzione delle popolazioni di selvaggina stanziale pregiata (fagiani, lepri e starne), la Regione ha da tempo avviato un piano di potenziamento dei centri pubblici di produzione selvaggina, investendo cospicue somme per l’incremento delle potenzialità produttive e per la certificazione dei livelli qualitativi dei capi riprodotti. Con le risorse investite è stato possibile nel Centro di San Vito raggiungere quasi l’autosufficienza per i capi di fagiano necessari agli ATC per le operazioni di ripopolamento, essendo stati prodotti 16mila capi. La realizzazione di voliere di ambientamento installate su aree boscate, per una superficie complessiva di quasi 3 ettari, garantisce le capacita’ di adattamento di questi capi all’ambiente naturale, senza eccessive perdite dovute a deficit comportamentali”.
”Nelle prossime settimane – ha concluso Cecchini – affronteremo con la Consulta le questioni legate al riordino di leggi e regolamenti che riguardano la caccia. Intanto formulo ai cacciatori umbri il mio in bocca al lupo per una giornata, che come da tradizione, rappresenta nella nostra regione una festa. Con l’auspicio che tutto si svolga in un clima di civilta’ e nel migliore dei modi”.
(14 settembre 2012)
Fonte: ASCA