Caccia: Toscana, la Regione propone modifiche alla normativa che disciplina gli appostamenti fissi per uso venatorio: in legno e tradizionali tra le prescrizioni proposte.
Dovranno essere manufatti “realizzati in legno”, con “materiali leggeri” o “tradizionali, tipici della zona e prescritti dalla disciplina comunale del territorio rurale”, potranno essere “semplicemente ancorati al suolo”, quindi “senza opere di fondazione, salvo diverse disposizioni contenute nella disciplina del Comune di riferimento” e “non dovranno avere dotazioni che ne consentano l’utilizzo abitativo, ancorché saltuario o temporaneo”. L’attività venatoria è prossima ad una modifica. In tema di appostamenti fissi, infatti, la Regione Toscana, anche per tener conto della recente evoluzione giurisprudenziale, ha redatto una proposta di legge per un “intervento organico”.
Le linee di indirizzo sono state illustrate in commissione Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), chiamata ad esprime un parere secondario sulle parti di propria competenza e quindi quelle attinenti la salvaguardia e la tutela del territorio. La commissione ha espresso un parere positivo unanime e senza rilievi, tra cui spicca il voto del capogruppo Idv Marta Gazzarri, da sempre contraria alla caccia. “Voto convinta questo testo – ha detto al termine dell’illustrazione dell’atto – perché fissa significativi paletti alle modalità di costruzione degli appostamenti fissi”.
La proposta prevede che la “realizzazione di eventuali manufatti nel sito autorizzato all’esercizio dell’attività venatoria da appostamento, è soggetta alle disposizioni della legge regionale in materia di governo del territorio che disciplinano l’attività edilizia”. La realizzazione è “consentita a condizione che non comporti alcuna alterazione permanente dello stato dei luoghi e rispetti eventuali disposizioni previste dagli strumenti della pianificazione territoriale o urbanistica comunale”.
Prevista anche una norma transitoria, che non può e non deve intendersi come “sanatoria”, hanno spiegato i tecnici degli uffici regionali, per stabilire che “gli appostamenti fissi autorizzati precedentemente all’entrata in vigore della nuova legge, devono essere rimossi entro il 28 febbraio 2014”. Una norma pensata proprio per venire incontro ai cacciatori e dar loro la possibilità di “adeguarsi alla nuova disciplina”.
25 ottobre 2013
Fonte: AgenParl