Caccia: Toscana, le associazioni Pro Cinghiale e Caccia Sviluppo e Territorio criticano la riforma del sistema organizzativo degli ATC regionali, “Un colabrodo”.
Con la Legge Regionale 88 del 23/12/2014 si rivoluziona il sistema degli Ambiti Territoriali di Caccia Toscano. Pur essendo d’accordo, come C.S.T. e PRO CINGHIALE, alla riduzione degli ambiti territoriali di caccia (come avevamo proposto anche in un documento inviato a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale e a tutti gli Enti competenti in materia e dalle quali non abbiamo mai avuto risposta), leggendo e studiando questa legge, ci rendiamo conto che è un colabrodo. Speravamo che, con il documento presentato, partisse a livello politico, un qualcosa che andasse a chiedere delle modifiche, almeno per quanto riguarda gli AA.TT.CC., alla ormai retrograda 157/92. Ad oggi la 157/92 non solo non da un inquadramento giuridico all’A.T.C., ma prevede gli ambiti di dimensioni sub provinciali (quindi già qui la nuova legge regionale sarebbe incostituzionale perché va contro i principi di una legge nazionale). Riteniamo che tutti gli AA.TT.CC. d’Italia debbano avere lo stesso inquadramento giuridico e debba essere una legge nazionale a prevederlo. Soprassedendo a questo, vorremmo sapere da coloro che sono i firmatari della legge e da chi l’ha approvata, se sanno esattamente quali sono le funzioni di un A.T.C., quali sono le scadenze a cui sono sottoposti i cacciatori e loro esigenze. A Febbraio ci sono i cambi e le iscrizioni ai distretti della caccia di selezione cinghiale cervidi e bovidi. Se un cacciatore si vuole spostare da un distretto che ricade in un sottoambito ad un altro sottoambito cosa deve fare? A cosa si iscrive? All’A.T.C. …va bene. Ma il sottoambito è gratis?
A Marzo ci sono le pre iscrizioni agli AA.TT.CC. dei cacciatori toscani. A cosa si iscrivono i cacciatori? Chi aveva due A.T.C. nella stessa provincia cosa deve fare? Chi ne aveva anche più di due in Toscana? Stessa cosa ad Aprile per le iscrizioni dei cacciatori provenienti da fuori regione. Loro possono avere un solo ambito, è vero. Ma possono cacciare in tutta la provincia o sono relegati alla scelta di un sottoambito? Al 15 maggio c’è la scadenza del pagamento dell’iscrizione all’A.T.C.. Chi provvede e come alla spedizione del bollettino o si va oltre a questa data?….se si va oltre a questa data, sui tesserini venatori cosa ci viene scritto? Entro il 31 maggio, presentazione delle liste delle squadre del cinghiale. Come si deve comportare un cacciatore? Quanto gli costa andare a caccia nella prossima stagione venatoria? E poi come vengono differenziate le province che avevano un solo ATC e quelle che ne avevano due o tre?
Ad oggi i cacciatori non sanno neanche quanto devono realmente pagare per la prossima stagione venatoria e soprattutto non sanno se pagando la quota dell’A.T.C. possono cacciare in tutta la superficie o no. Senza contare poi a chi penserà ai censimenti per il cinghiale, i cervidi e i bovidi e la piccola selvaggina all’interno delle Z.R.C. e Z.R.V.. Tra pochissimi giorni molte AA.TT.CC. della Toscana chiuderanno i battenti perché rimaste senza convenzioni con i Tecnici e impiegati amministrativi. Ma non importa perché tanto ci sono i tecnici e il personale “altamente specializzato” delle Amministrazioni Provinciali che in questi anni hanno maturato esperienza all’interno degli AA.TT.CC.
MA QUANDO MAI: il personale delle Province in questi 17 anni non si è occupato della Gestione degli ATC ma ha lavorato nelle Province. Le due cose non sono esattamente uguali: la Provincia programmava e l’ATC gestiva. Le due cose sono molto diverse. Provate a chiedere a un funzionario Provinciale la procedura che serve a mandare a caccia un cacciatore in un ATC Toscano. Mandate pure a casa coloro che in questi anni hanno dato funzionalità agli AA.TT.CC. e mandato avanti i compiti degli stessi e usate pure il personale in esubero delle Amministrazioni Provinciali, ma non vi venga in mente di usare per i loro stipendi i proventi delle quote dei cacciatori perché quei soldi devono essere utilizzati per la gestione delle specie cacciabili e per i cacciatori.
L’A.T.C. è stata classificata un’ Associazione senza scopo di lucro, quindi una ONLUS, senza tenere conto che le ONLUS devono avere determinati requisiti e molto “democraticamente” si obbligano i cacciatori ad iscriversi ad un’Associazione senza il diritto di scelta e dopotutto, essendo gli unici contribuenti non sono neanche i gestori. Se il C.D.G. è composto anche da Associazioni Agricole e Ambientaliste, queste con quale quota si associano? Salviamo dal pagamento di una quota gli agricoltori perché mettono a disposizione i loro terreni anche se poi, di fatto, se non ci fossero i cacciatori a far da tappabuchi per le prevenzioni e gli interventi di contenimento, non raccoglierebbero neanche un chicco!!!
Ma gli ambientalisti come contribuiscono? Sono li solo per tagliare le gambe ai cacciatori come hanno fatto di recente con la storia del tordo? Soprassedendo anche a questo, come verrà gestita l’assemblea dei delegati? Non veniamo fuori con la storia che tutti siano rappresentati dalle Associazioni di categoria riconosciute a livello nazionale perché la cosa non regge. Il cacciatore che ha una polizza privata, o come noi, è iscritto a un’associazione non riconosciuta, ha gli stessi doveri dei cacciatori iscritti alle grandi Associazioni. Avendo gli stessi doveri a anche gli stessi diritti!! Quindi come pensate di convocare tutti i cacciatori iscritti (toscani e non) e farli votare? Votare chi? Uno che viene scelto da chi? Tra chi?
Abbiate pazienza ma sembra una legge fatta su misura più per risolvere i vostri problemi politici che per un risparmio economico e una buona e corretta gestione venatoria. Trovate anche i soldi per il pagamento dei danni perché la fauna è patrimonio indisponibile dello stato e quindi se arreca danno lo Stato paga. O ci mette in condizioni di gestire come si deve o altrimenti si arrangia. Gli ungulati, che tanto sono parlati, non possono essere dello Stato e “dell’ISPRA” quando devono essere cacciati e dei cacciatori quando fanno danno!!!!!
VA TROVATA UNA SOLUZIONE. Ma non avete interesse a trovarla addossando responsabilità a chi non le ha e soprattutto, non venite a sciacquarvi la bocca con la riduzione a € 23.00 della tassa regionale perché sentite odore di elezioni a Maggio! Anche il più sprovveduto capisce che questa legge fa acqua da tutte le parti e che non vi importa niente della caccia, dei cacciatori e dell’agricoltura!!!!!
Questa legge va cambiata ancor prima di essere applicata. Non ci sono i tempi per attuarla e quindi chiediamo una moratoria provvedendo nel frattempo a riscrivere le parti che non funzionano della Legge 88 e vi invitiamo a coinvolgere nelle decisioni e nei consigli il personale che fino a ora ha gestito veramente i 19 ATC della Regione Toscana. Forse, con “l’esperienza maturata”, qualche suggerimento di buon senso ve lo potrebbero fornire. Pensateci.
C.S.T. PROVINCIALE DI SIENA (Simona Bianciardi)
PRO CINGHIALE SIENA (Claudio Fanciullacci)
( 10 febbraio 2015 )