Il leader del Carroccio in Regione Toscana, Antonio Gambetta Vianna, replica all’onorevole Evangelisti di IdV in quanto “offende pubblicamente i cacciatori e, dopo aver sostenuto la manovra di Monti, colpisce nuovamente le fasce più deboli”.
“Rimango basito dal comportamento dell’Italia dei Valori. A livello nazionale sostiene il Governo Monti per poi tornare sui propri passi, dopo la manovra antipopolare, avendo capito che la posizione giusta era quella della Lega; a livello regionale, invece, vota contro una mozione della Lega che chiedeva la detassazione del 50% delle spese di iscrizione agli Atc di caccia per gli over 65 ed incentivi per i giovani”. È il commento di Antonio Gambetta Vianna, leader in Regione Toscana del Carroccio, dopo la bocciatura della mozione numero 249 in Consiglio Regionale.
“Posso capire l’essere contrari alla caccia da parte dell’Italia dei Valori, ma non accetto che i cacciatori vengano pubblicamente offesi e derisi. Asserire nel dibattito in Aula che la caccia morirà perché i giovani non le si avvicinano perché sono più elevati culturalmente rispetto al passato, oltre ad essere falso, è un’offesa intollerabile. L’Italia dei Valori chieda immediatamente scusa a tutti quei cacciatori praticamente definiti “ignoranti” e “sotto acculturati” dagli esponenti del partito di Di Pietro nel Consiglio Regionale Toscano”.
Ma Gambetta Vianna risponde senza mezzi termini anche all’onorevole Fabio Evangelisti, segretario regionale dell’IdV. “Da parte della Lega Nord, soprattutto Toscana, non c’è alcuna difficoltà morale e, soprattutto in Toscana, mi dispiace per Evangelisti, la Lega non si sta sciogliendo come neve al sole, ma sta tornando ancora più forte di prima. Chi ha molte difficoltà è proprio l’IdV che tenta di riconquistare il terreno perduto tenendo un piede in due staffe”.
Per il capogruppo del Carroccio, «Evangelisti, così come il suo partito, non sa più che pesci prendere e cerca di salvare la faccia intervenendo con colpevole ritardo su una manovra omicida, che colpirà le fasce più deboli dei cittadini, di cui l’Italia dei Valori è e permarrà sempre un colpevole complice».