Caccia: Toscana, la Consulta boccia parzialmente il Calendario Venatorio, limitatamente ai tempi di prelievo e le specie; Salvadori rassicura, “La sentenza non intacca le scelte della regione”.
La sentenza ha confermato e sostanzialmente approvato – ha continuato l’assessore – le scelte e gli strumenti di gestione che negli ultimi anni la Regione Toscana ha messo in campo soprattutto per quanto riguarda il cinghiale e gli altri ungulati, vera piaga della nostra agricoltura e causa di molti incidenti stradali. Per quanto riguarda le modalità della caccia di selezione – ha spiegato infine – dovranno essere approvati dalle singole province i rispettivi piani di abbattimento, mentre per la caccia al cinghiale i periodi sono già stati indicati nella delibera che la Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi e inviato al consiglio regionale.
Quanto al tema oggetto della sentenza, ovvero i periodi e le specie prelevabili di selvaggina stanziale e migratoria, la Regione Toscana – ha concluso Salvadori – si è già attivata per acquisire il necessario parere di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e da altri Istituti scientifici per elaborare il calendario venatorio per la prossima stagione, che sarà fatto con atto amministrativo e non con legge, come vuole la sentenza, e che sarà condiviso e concordato con tutti.” L’assessore ha detto che il parere ad Ispra è stato chiesto da alcuni giorni.
24 maggio 2013
Regione Toscana