Caccia: Toscana, alcuni esponenti del Partito Democratico difendono il “modello toscano” replicando alle richieste di rivedere le operazioni di contenimento della Volpe nella provincia di Siena.
Il segretario regionale Andrea Manciulli ed altri esponenti di spicco del partito replicano alla richiesta di ritiro del provvedimento sul controllo numerico della popolazione di volpe a Siena formulata da 12 Senatori del Partito Democratico Una lunga lettera aperta, firmata da Andrea Manciulli, Luca Sani, Marco Spinelli e Moreno Periccioli e inviata a tre dei dodici senatori del Partito Democratico che avevano scritto al Presidente della Provincia di Siena per chiedere il ritiro del provvedimento che dispone interventi di controllo numerico della popolazione di volpe, difende e rilancia con forza le scelte operate in Toscana.
I destinatari della missiva non sono senatori “qualunque”: si tratta di Vannino Chiti, Claudio Martini e Riccardo Nencini. Una scelta dettata principalmente dallo stupore di trovare, fra i vari firmatari Toscani, quei nomi “tutti – ricorda la nota – in un passato non lontano, protagonisti – nella veste di massimi responsabili della Giunta e del Consiglio Regionale – di azioni normative e di governo all’avanguardia, nel contesto italiano, proprio nel campo della gestione razionale della fauna e degli equilibri fra le specie, con il riferimento primario della tutela dell’ambiente, della biodiversità, della ricchezza produttiva delle campagne Toscane”.
Ricordano ancora i firmatari della lettera aperta come i tre senatori in questione abbiano “contribuito ai massimi livelli a costruire un modello di gestione fra i più moderni”. Di qui la meraviglia appunto per “l’invito ad una Amministrazione pubblica a non esercitare le competenze che le Leggi da Voi stessi approvate, e ripetutamente difese a fronte delle polemiche e degli attacchi animalisti, alla Amministrazione medesima assegnano”.
Conclude la lettera: “Noi restiamo pienamente convinti della bontà del cosiddetto modello toscano di gestione ambientale e faunistica e proseguiamo nelle azioni che Vi hanno visto protagonisti per rivendicare ruolo, competenze, responsabilità alle Regioni per migliorarne qualità ed efficacia. Non vogliamo buttar via una cultura di governo di cui la Toscana è sempre stata orgogliosa: contiamo sinceramente di averVi ancora con noi”.
10 aprile 2013
Federcaccia Toscana