Caccia in Toscana. Approvata mercoledì dall’aula regionale una proposta di legge “Nuove disposizioni in materia di Ambiti Territoriali di Caccia”, che modifica la normativa vigente in materia, la legge regionale 3 del 1994. Il provvedimento è passato a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni.
In Aula, è stato illustrato dal presidente della Seconda commissione, Gianni Anselmi. Gli attuali Ambiti Territoriali di Caccia potranno svolgere le proprie funzioni fino al 31 dicembre 2016 e non oltre. Saranno nel frattempo suddivisi in dimensioni sub provinciali, secondo quanto sarà determinato dalle modifiche al piano faunistico venatorio.
Il provvedimento interviene a seguito della sentenza della Corte costituzionale, che ha recentemente dichiarato illegittima la riforma della Regione Toscana sugli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC). In quella riforma, gli ATC erano stati ridotti a 9, in corrispondenza dei territori delle ex province (con accorpamento Firenze e Prato) ed era stata prevista l’istituzione di sottoambiti di dimensione sub provinciale.
La nuova proposta di legge, a firma del consigliere Leonardo Marras e del presidente Eugenio Giani, nasce per assicurare la continuità operativa degli ambiti territoriali di caccia. In particolare, le norme intervengono per consentire l’esercizio degli Atc, prevedendo un intervento di riforma degli ambiti entro la fine del 2016. Gli Atc attualmente in carica continueranno a svolgere le funzioni considerate indefettibili entro e non oltre il 31 dicembre 2016. La legge dispone anche le scadenze per completare la riforma entro la fine di quest’anno: il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata sarà ripartito in Atc sub provinciali entro il 30 novembre; il presidente della regione nominerà gli organi direttivi entro il 31 dicembre.