Caccia in Toscana. Arrivano le regole per i cacciatori ‘pendolari’ o ‘in trasferta’, quelli che risiedono in una regione ma cacciano solitamente in un’altra confinante: regole di interscambio reciproco tra Toscana, Umbria e Lazio che riguardano la stagione venatoria in corso. La giunta toscana ha approvato i due accordi, che sono parte di una stessa delibera presentata dall’assessore Marco Remaschi. La Toscana è suddivisa in ambiti di caccia ed esiste una norma che prevede l’iscrizione anche a chi non è residente nella regione: il tetto è del 4 per cento dei cacciatori ammissibili per ciascun ambito che diventa il 5 per cento, con accesso giornaliero in mobilità, per la caccia migratoria o la battuta al cinghiale.
L’INTESA TRA UMBRIA E TOSCANA. Nell’accordo stretto con l’Umbria i cacciatori provenienti dalle due regioni e che intendono richiedere la residenza venatoria in una diversa da quella dove hanno la residenza anagrafica avranno la priorità su quelli che richiedono l’iscrizione agli ambiti come ulteriore ATC.
In Toscana in particolare avranno la priorità i primi settecento cacciatori umbri che presenteranno domanda e saranno riservati almeno mille posti per le prenotazioni giornaliere. Settecento saranno anche i cacciatori toscani a cui sarà concessa la priorità nell’iscriversi ad un ambito umbro. Per la caccia al cinghiale i cacciatori delle due regioni, iscritti nella precedente stagione venatoria in squadre locali, saranno riconfermati per la durata del presente accordo, previa iscrizione all’Atc di competenza.