Grande partecipazione a Forlì per la serata organizzata da FIDC dedicata alle deroghe e alla controversa situazione che riguarda lo storno ed altre specie dannose ma non cacciabili.
L’evento, dal titolo “Storni – Deroghe. ma non solo!” si è tenuto lunedì 5 settembre ed è stato organizzato dalla Federcaccia sezione provinciale di Forlì – Cesena in collaborazione con le sezioni di Rimini e Ravenna.
Una sala gremita da centinaia di persone, oltre 800 fra cacciatori e operatori del settore interessati dal problema, è stata la risposta alla serata dedicata a “Storni, deroghe. ma non solo!” organizzata dalla sezione provinciale Forlì-Cesena della Federazione Italiana della Caccia in collaborazione con le sezioni di Rimini e Ravenna, tenutasi lunedì sera presso la Sala convegni della Fiera di Forlì.
Per la Federazione Italiana della Caccia, oltre al Presidente nazionale Gian Luca Dall’Olio, il Vice Presidente nazionale e responsabile dell’Ufficio avifauna migratoria Lorenzo Carnacina e il Presidente regionale Emilia-Romagna Stefano Merighi, erano presenti anche il Consigliere di presidenza Paolo Pini, i presidenti provinciali di Forlì-Cesena, Rimini, Ferrara, Ravenna e molti dirigenti locali. Fra gli altri intervenuti il Presidente della Giunta Provinciale Massimo Bulbi, l’Assessore Luciana Garbuglia, i Consiglieri regionali Mario Mazzotti e Tiziano Alessandrini, Piero Pieri della Cia regionale.
L’assemblea era stata indetta con lo scopo di affrontare la questione delle deroghe nel loro complesso, la loro applicazione, il ruolo dei pareri Ispra e il loro peso giuridico, traendo spunto da un argomento particolarmente caldo come quello dello storno, tematica molto sentita in Emilia Romagna così come in altre regioni italiane.
L’ampio dibattito, oltre ad aver contribuito a portare un po’ di chiarezza su un tema come quello dei prelievi in deroga e della relativa normativa, non sempre ben conosciuta e di conseguenza chiara e comprensibile, si è concluso con la fondata speranza che sia possibile riportare in breve la situazione almeno alle consuete modalità di attuazione e di applicazione dei prelievi, anche in considerazione della precisa volontà della Federazione e della Regione di tornare a intervenire presso l’Ispra sulle posizioni espresse dall’Istituto.
Fonte: Federcaccia