Caccia sospesa in Sicilia, il Tar blocca il Calendario Venatorio 2012-2013 accogliendo il ricorso degli ambientalisti.
Il Tar di Palermo, con decreto 510 del 3 settembre 2012, ha deciso di sospendere il Calendario Venatorio 2012-2013 della Regione Sicilia accogliendo il ricorso di Legambiente, Lipu e MAN riguardante la mancanza del Piano Faunistico Venatorio Regionale e della VIA, Valutazione di Impatto Ambientale prevista per legge.
Per gli ambientalisti e per i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale il documento di gestione emanato dall’assessore regionale alle Risorse Agricole, Francesco Aiello, violerebbe quindi le direttive comunitarie in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza”.
Secondo Angelo Dimarca di Legambiente, Nino Provenza della Lipu e Deborah Ricciardi del Man si tratta di un “Importante pronunciamento e di buon senso che ribadisce la necessità di un piano correttamente approvato, la piena vigenza della normativa comunitaria in materia di protezione dei siti natura ed il rispetto delle censure del commissario dello Stato”.
Proseguendo nella loro nota le sigle ambientaliste ribadiscono, “Avevamo già detto che si trattava del peggiore calendario venatorio degli ultimi anni, che tentava di autorizzare in via amministrativa quello che il commissario dello Stato per la Regione Siciliana aveva già censurato impugnando il 26 aprile del 2012 l’articolo 11 comma 21 e 22 del Ddl 801/2012”.
Concludendo gli esponenti ambientalisti dichiarano, “Siamo soddisfatti perché sono prevalse le ragioni della Natura e dello Stato di Diritto contro i tentativi di scardinare quanto di buono si era cominciato a fare lo scorso anno al fine di dotare la Sicilia di un Piano Faunistico Venatorio moderno e conforme alle leggi nazionali, ai pareri dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e soprattutto al diritto comunitario”.
Infine annunciano gli ambientalisti, “La caccia è quindi sospesa sino a quando l’assessore regionale alle risorse agricole non emanerà un nuovo calendario venatorio le cui previsioni, in mancanza di un nuovo piano regionale faunistico venatorio, non potranno eccedere quelle del calendario venatorio 2011/2012”.
(04 settembre 2012)
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