Caccia a Sondrio: La Provincia apre la caccia di selezione al cinghiale e chiede l’aiuto dei cacciatori per fronteggiare l’emergenza.
La Provincia di Sondrio ha autorizzato nella giornata di ieri la caccia di selezione per il cinghiale poiché la popolazione di questi ungulati è diventata troppo numerosa per il territorio in cui insiste ed i danni sono in aumento; per gli abbattimenti l’Amministrazione Provinciale chiede l’aiuto dei cacciatori della Valtellina e della Valchiavenna che, una volta autorizzato potranno abbattere tutti i cinghiali che dovessero incontrare secondo le regole previste.
L’inizio della selezione per i cinghiali è previsto per il prossimo 8 ottobre e i cacciatori interessati a collaborare con la Provincia dovranno ritirare un apposito cartellino di autorizzazione presso gli Uffici provinciali o nelle sedi dei vari Comitati caccia.
I cacciatori per la selezione dovranno comunque rispettare determinate regole tra cui l’aver già praticato la caccia di selezione agli ungulati; non dovranno aver subito sanzioni negli ultimi cinque anni e non devono avere in corso procedimenti relativi a infrazioni in materia venatoria.
Per la caccia di selezione al cinghiale potranno essere usati solo fucili con i calibri consentiti; inoltre la l’attività venatoria selettiva potrà essere praticata solo durante le giornate di caccia agli ungulati previste dal Calendario Venatorio provinciale e solo da cacciatori che avranno ancora a disposizione giornate di caccia e non abbiano esaurito il loro piano di abbattimento.
Il cacciatore che abbatte un cinghiale dovrà portare la carcassa al mercato delle carni di Piateda o alla macelleria Turcatti di Grosotto, centri autorizzati per la lavorazione della selvaggina, accompagnata dall’apposito cartellino compilato. Qualora la carne sia giudicata commestibile il cinghiale verrà venduto nell’ambito di un’asta pubblica prima della quale però il cacciatore autore dell’abbattimento avrà diritto di prelazione sull’acquisto.
Già negli scorsi anni la Provincia di Sondrio ha organizzato piano di abbattimento per i cinghiali, con squadre e operatori specializzati ma ciò nonostante la popolazione di questi ungulati continua a crescere; per tale motivo quest’anno l’Amministrazione provinciale ha chiesto ai cacciatori di collaborare per fronteggiare l’emergenza sul territorio provinciale contro questo animale considerato incompatibile con l’ambiente di Valtellina e Valchiavenna che non solo mette a rischio la biodiversità ponendosi in conflitto con gli altri animali selvatici, ma arreca ingenti danni al patrimonio agricolo, silvicolo e boschivo.
Il presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, ha spiegato, “L’inserimento del cinghiale in maniera irresponsabile ha determinato in alcune zone una presenza di cinghiali decisamente pericolosa e distruttiva per il contesto ambientale”.
Continuando Sertori ha precisato, “Per questo intensificheremo i controlli e le verifiche per scovare i responsabili di queste iniziative. Tengo poi a precisare che per il fatto di consentire l’abbattimento dei cinghiali non significa rendere questa specie cacciabile. Anzi, saremo irremovibili: renderla cacciabile comporterebbe il rischio di inserimento della specie anche in altre zone finora rimaste escluse”.
3 ottobre 2012