Caccia: Sicilia, il Sindacato Nazionale Cacciatori scrive alla Regione sulla destinazione di spesa delle tasse di concessione regionale versate annualmente dai cacciatori siciliani, “dare a Cesare quel che è di Cesare”.
Il Sindacato Nazionale Cacciatori scrive alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana e p.c. alla Presidenza della Regione e All’Ufficio di Gabinetto dell’Assessore Reg.le dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea in merito alla destinazione di spesa delle tasse di concessione regionale versate dai cacciatori siciliani negli ultimi anni.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della lettera del Sindacato Nazionale Cacciatori alla Regione Siciliana:
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Oggetto: tasse di concessione regionale versate annualmente dai cacciatori siciliani. Vincolo di destinazione.
Ai sensi dell’art. 23, comma 1, della L. 11 febbraio 1992, n. 157 “Le regioni, per conseguire i mezzi finanziari necessari per realizzare i fini previsti dalla presente legge e dalle leggi regionali in materia, sono autorizzate ad istituire una tassa di concessione regionale, ai sensi dell’articolo 3 della legge 16 maggio 1970, n. 281, e s.m.i., per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio di cui all’articolo 22.
Da altra angolatura, l’art. 30, comma 1, della L.R. n. 33 dell’ 1 settembre 1997, n. 33 detta che “per il conseguimento delle finalità della presente legge, è istituita la tassa di concessione regionale, per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio, il cui importo è fissato nella misura annua del 50 per cento della tassa di concessione governativa nazionale per l’ambito territoriale di caccia di residenza. ……”.
Ciò detto, con la presente si significa che da diversi anni ormai, le tasse di cui sopra, il cui importo complessivo si aggira sui quattro milioni di euro, anziché confluire nei capitoli di spesa destinati a finanziare i ripopolamenti di fauna, i miglioramenti ambientali, la costituzione e la gestione di oasi di protezione, di zone di ripopolamento e cattura, di centri pubblici di allevamento di fauna selvatica, nonché le attività di vigilanza delle Associazioni venatorie, ecc., vengono distratte in altri capitoli destinati a coprire la spesa corrente della Regione; solo una parte insignificante di tale gettito è assegnata al Servizio Faunistico del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.
Corollario di ciò è l’azzeramento di quelle risorse necessarie per finanziare le attività gestionali sopra elencate le quali, nel loro insieme, assicurerebbero alle popolazioni selvatiche uno stato di conservazione soddisfacente. Tanto premesso, onde evitare che questo Sindacato sia costretto ad adire le vie giudiziarie, si diffida codesta Ragioneria a ripristinare lo stato di Legalità venuto a mancare, e per l’effetto assegnare le risorse in parola alla loro naturale destinazione. Si precisa che il 90% del gettito annuo è versato dai cacciatori nel periodo compreso tra il 20 e 31 agosto.
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Dott. Giovanni Di Giunta
Sindacato Nazionale Cacciatori
( 23 agosto 2014 )