Caccia: Sicilia, la Riserva dei Pantani nel siracusano passa al vaglio della Consulta dopo che il Tar ha sollevato la questione di illegittimità costituzionale della legge regionale sulle aree protette.
A quanto pare non sempre l’istituzione di aree protette su di un determinato territorio riesce ad integrarsi bene tra le comunità locali con le quali vanno ad integrarsi; spesso il problema è giuridico a causa dei numerosi vincoli che spesso una riserva può imporre sul territorio in cui va ad insediarsi. Un esempio di questo tipo di problematica è ben rappresentato dalla Riserva dei Pantani situata nella zona Sud Orientale della Sicilia coinvolta in una vicenda giudiziaria in contrapposizione con Associazioni Venatorie, attività economiche, sociali e culturali.
Primo tra tutti il consorzio a tutela IGP del famoso pomodoro di Pachino che ha presetnato apposito ricorso al Tar contro la Riserva dei Pantani; dall’altro lato della barricata difendono la riserva a spada tratta l’Assessorato all’Ambiente della Regione Sicilia, il Club Alpino Italiano e le associazioni ambientaliste Legambiente e Lipu. Le motivazioni apportate dal Consorzio fanno riferimento al mancato coinvolgimento dei comuni, soprattutto quello di Pachino, e di altre comunità locali.
Lo scorso mese di febbraio il Tar Sicilia ha sollevato la questione di illegittimità costituzionale della Legge Regionale sulle aree protette poiché prevede forme partecipative diverse da quelle previste invece dalla Legge quadro sulle aree protette. Secondo la Legge Regionale infatti le Amministrazioni comunali hanno la possibilità di formulare osservazioni sull’istituzione di aree protette ma non sono direttamente coinvolti.
13 aprile 2013