Caccia: Sicilia, Ok al riordino della normativa sull’attività venatoria secondo le proposte dei deputati Clemente, Germanà e Ruggirello.
Proseguendo si legge nella nota dei deputati, “Nonostante le numerose modifiche apportate nel corso degli anni dal Legislatore siciliano alla L.R. n. 33/1997, nessuno degli “addetti ai lavori” ne aveva approfittato per porre rimedio a quelle macroscopiche lacune della legislazione siciliana che la rendevano monca rispetto alle altre Leggi regionali italiane. In buona sostanza, nessuno degli addetti ai lavori si era reso conto che in Sicilia non erano praticabili l’esercizio della caccia da “appostamento fisso”, la caccia in deroga, la caccia di selezione. Bene, finalmente è arrivato il momento di porre fine alle discriminazioni fin ora subite dai cacciatori siciliani appassionati di caccia da appostamento fisso, e di caccia in deroga, di caccia di selezione agli ungulati che in base all’attuale disciplina nazionale può svolgersi al di là dei normali periodi di caccia. Finalmente è arrivato il momento di unificare la normativa al fine di renderla più` giusta e più` aderente alle caratteristiche del territorio”.
“Queste in linea di massima – scrivono i tre deputati – le istanze formulate all’Assessore che ben presto faranno parte del disegno di modifica della legge sulla caccia che arriverà in Assemblea. Ma c`è dell`altro: occorrerà, adesso, mettere mano alla mai risolta questione del piano faunistico venatorio e dei siti della Rete Natura 2000, abolire le discriminazioni cui sono assoggettati i cacciatori delle Isole Minori, e disciplinare, una volta per tutte, l’utilizzabilità venatoria dei demani forestali ma anche rivedere i confini e la distribuzione delle aree protette”.
25 febbraio 2014