Caccia in Sicilia. Un nuovo disegno di legge riguardante la disciplina dell’attività venatoria che porta la firma dei parlamentari Clemente e Germanà è stato presentato ed approvato in III Commissione dell’ARS.
I parlamentari dell’ARS, Roberto Clemente e Nino Germanà, sono impegnati in prima linea per l’approvazione di un nuovo disegno di legge sulla caccia contenente “modifiche e integrazioni delle norme per la protezione, la tutela e l’incremento della fauna selvatica, e per la regolamentazione del prelievo venatorio”, esitato dalla III commissione all’Ars, quella concernente le attività produttive, e destinato ad essere attenzionato dall’Aula.
I due deputati evidenziano come la vecchia normativa, promulgata 17 anni fa, non abbia risolto le problematiche affiorate a suo tempo, riproponendo ciclicamente – in barba agli interventi integrativi e correttivi – le stesse criticità, prima fra tutte quella dell’abnorme espansione delle popolazioni di cinghiale. “Sono passati circa diciassette anni dalla promulgazione della legge regionale 1 settembre 1997 n.33 la quale, recependo i principi della legge di riforma, la legge 11 febbraio 1992 n.157, ha disciplinato nella nostra Regione l’attività venatoria e quelle connesse – dicono i deputati Roberto Clemente e Nino Germanà”.
“Nonostante diversi interventi integrativi e correttivi succedutisi in questi anni, – proseguono i parlamentari – intatte sono rimaste le problematiche affiorate fin dalla sua prima applicazione: problematiche concretizzatesi nei continui ricorsi di associazioni ambientaliste al giudice amministrativo per quanto riguarda tempi e specie cacciabili, nell’abbandono del territorio a sé stesso a causa dei mai costituiti comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia, nella abnorme espansione delle popolazioni di Cinghiale che immani danni stanno cagionando all’ecosistema interno ed esterno alle aree protette, solo per citarne alcune”.
“Da tali premesse – affermano i due parlamentari – è nata l’idea di procedere ad una completa revisione dell’attuale L.R. n. 33/1997: revisione che oltre ad arginare dette problematiche, recepisce quella parte della disciplina statale omessa nella originaria stesura della legge regionale. Ci riferiamo alla disciplina degli appostamenti fissi, delle deroghe, della caccia di selezione, dell’apertura della caccia nei demani forestali, dell’ultima chiusura dell’attività venatoria spostata al 10 febbraio, dell’accorpamento degli AA.TT.CC. subprovinciali in un unico A.T.C., della possibilità di confermare gli AA.TT.CC. nei quali si è stati ammessi nella pregressa stagione venatoria gratuitamente e attraverso una semplice mail alla Ripartizione territorialmente competente, della revisione dell’attuale piano faunistico venatorio e del regime giuridico relativo alle Zone di Protezione Speciale ed ai Siti d’Importanza Comunitaria, e tanto altro ancora. Sarà ben presto l’Aula a dare definitivamente giuridica esistenza al provvedimento, sì che i cacciatori siciliani possano godere di un moderno strumento di gestione del patrimonio faunistico e dell’attività venatoria”.
( 24 settembre 2015 )
Fonte: Comunicato Stampa