Caccia in Sicilia: le Associazioni Venatorie siciliane replicano alle affermazioni ambientaliste sulla situazione venatoria nell’isola, “La vittoria di Pirro degli ambientalisti”.
Sul giornale La Sicilia di mercoledì scorso un corposo e dettagliato articolo spiegava i successi di Legambiente e altri per il fatto che il TAR Palermo avesse sospeso il calendario venatorio 2012/13. Sul punto occorre fare chiarezza.
L’impugnativa ambientalista in sostanza si articolava in tre punti: la presunta illegittimità della caccia in assenza del piano faunistico venatorio; in subordine l’illegittimità della preapertura della caccia in assenza di detto piano; l’illegittimità dell’esercizio della caccia nei siti della Rete Natura 2000. Ebbene, il risultato del loro ricorso nella sostanza non ha prodotto nulla.
Infatti, la stagione venatoria non è stata interrotta di un solo giorno e continuerà tranquillamente; i cacciatori siciliani hanno goduto della preapertura senza i limiti imposti in altre regioni italiane; su diversi siti della Rete Natura 2000 l’Assessorato competente sta preparando i decreti che consentiranno anche lì l’esercizio dell’attività venatoria. E allora?
La stessa domanda rivolgiamo a certi rappresentanti “di peso” e benpensanti della Federazione Siciliana della Caccia …….. : e allora?
La verità è che a fronte della sospensione del calendario venatorio 2012/13 si nasconde la più grande sconfitta di Legambiente & co., cioè il fatto di non poter più ricattare né l’Assessorato alle Risorse Agricole e Alimentari, né i cacciatori. E’ finalmente emerso che il venir meno dello strumento di pianificazione non comporta il divieto di caccia, e dunque l’Amministrazione, e con essa i cacciatori, sono liberi di pretendere un piano dignitoso e consono alle proprie aspettative, senza più sottostare alle minacce di impugnative e di consequenziale chiusura totale dell’attività venatoria. Ma c’è di più. Non saranno più i cacciatori a spingere la burocrazia affinché adotti un qualsiasi piano, saranno adesso gli ambientalisti a dovere agire. Le parti si sono invertite.
Se poi costoro che si fanno passare per ambientalisti avessero in mente di fare adottare la proposta di PFV che tutti conosciamo, sappiano che questa non passerà mai dalla terza Commissione dell’Assemblea siciliana, né avrà mai l’approvazione della Giunta di Governo.
Approfittiamo per ringraziare vivamente l’Assessore Aiello, l’On. Cristaudo e il Dott. Zappia del Gabinetto per la loro viva determinazione nel condividere le ragioni dei cacciatori e per avere bloccato il pessimo calendario venatorio 2012/13 dell’uscente D’Antrassi il quale, tra l’altro, prevedeva la data di inizio della stagione venatoria il 16 di settembre.
2 ottobre 2012
Giovanni Rizzo Artemide
Vincenzo Salamone ANCA
Antonia Lastra EPS
Alfio Nicolosi ENAL CACCIA Catania
Paolo Augliera Federcaccia Messina
Stefano Privitera Liberi Cacciatori Siciliani