Caccia: Sicilia, caccia vietata sull’isola di Marettimo, nelle Egadi, ma il parroco Don Pinella protesta, “qui d’inverno i ragazzi non svolgono nessuna attività.”
Adesso però Dario Cartabellotta ha spazzato via ogni dubbio. Il “verdetto” è arrivato dopo un incontro con la commissione Ambiente dell’Ars. Niente caccia a Marettimo. “Il nostro settore – ha spiegato l’ assessore regionale all’Agricoltura nel corso della diretta di Ditelo a Rgs – ha elaborato il piano faunistico venatorio che viene sottoposto a valutazioni di incidenza ambientale. La competenza però è del ramo al Territorio, che ha deciso di includere tutta l’isola di Marettimo nel progetto di tutela e protezione ambientale”. In soldoni: è vero che in tutte le isole ci sono delle aree protette e alcune non protette. La realtà è che in maniera forse affrettata Marettimo è stata considerata un tutt’uno. “Quindi alla fine – spiega Cartabellotta – non sono state escluse le aree che invece andavano escluse”.
Eppure, da queste parti, c’è chi dice che cacciare non sia un peccato. E il fucile fa più rumore se a imbracciarlo è un prete. Forse perché in fondo la caccia è un po’ una scoperta dell’infinito rapporto con la natura. La pensa più o meno così don Giuseppe Pinella. “I nostri ragazzi sono isolati – ha spiegato – quello della caccia è stato anche un motivo per fare tornare a parlare di noi. Precisiamo ancora una volta che questa attività non è violenta perché noi rispettiamo l’ambiente. Eliminare i fucili dalla nostra isola per noi è un sopruso. A Marettimo si è sempre vissuto di caccia e pesca perché qui non c’è agricoltura. Durante l’inverno nell’isola rimangono appena cento persone e diciamoci la verità: i ragazzi non hanno nulla da fare”.
Una situazione che fino alla fine è stata poco chiara. E adesso? “Abbiamo chiesto all’autorità ambientale di rivedere questa posizione – conclude Cartabellotta – ma allo stato attuale la situazione non è cambiata perché la caccia nell’isola di Marettimo secondo le valutazioni ambientali turberebbe un equilibrio soprattutto negli spostamenti della fauna. Per cui il concetto è che i fucili non possono entrare”.
28 novembre 2013
Fonte: Il Giornale di Sicilia-Trapani