Le Associazioni Venatorie siciliane fanno sapere che la legge Finanziaria 2012 della Regione Sicilia prevede la possibilità per la prossima Stagione Venatoria di cacciare nei siti Natura 2000.
E’ con viva soddisfazione che diamo notizia dell’approvazione in seno alla finanziaria regionale 2012 di un emendamento che rende possibile nel corso della prossima stagione venatoria l’esercizio della caccia all’interno dei siti Natura 2000. E’ il caso di ricordare che in forza della norma transitoria di cui all’art. 3 della L.R. 19/2011 la caccia all’interno dei Siti d’importanza Comunitaria e delle Zone di protezione speciale era consentita previa valutazione d’incidenza del Piano faunistico sui siti medesimi.
La mancata esecuzione nel corso del 2011 di tali valutazioni ha determinato il divieto di caccia assoluto in ben 140.000 ettari di territorio siciliano (v., ad esempio, bosco di Santo Pietro a Caltagirone; aree interne all’ex Parco dei Sicani in provincia di Agrigento; monti Peloritani; ecc. ecc.). Ma c’è di più.
A seguito delle valutazioni d’incidenza effettuate dall’Amministrazione nell’anno in corso in 25-30 siti, su un totale di circa 220, l’esercizio venatorio, ad es. nel bosco di Santo Pietro, è risultato compatibile esclusivamente nei confronti del coniglio (da qui il divieto di caccia a tutte le altre specie elencate nel Calendario Venatorio), nei Peloritani l’esercizio della caccia è stato previsto per uno strettissimo numero di cacciatori, in altri siti è stata prevista la possibilità di cacciare, ma a condizioni tali da rendere l’esercizio della caccia, di fatto, impossibile.
L’emendamento approvato dall’A.R.S. consentirà, per la prossima stagione venatoria e salvo impugnative da parte del Commissario dello Stato, di esercitare l’attività venatoria in tutti i siti della Rete nel rispetto dei soli limiti (valevoli in tutta Italia) dettati dal c.d. Decreto Pecoraro Scanio.
Tenuto conto del prolungamento della stagione venatoria 2011/12 per beccaccia e colombaccio ottenuto con decreto pubblicato nella G.U.R.S. lo scorso dicembre, del ri-calcolo delle superfici già precluse alla caccia che ha attestato, ad esempio per la provincia di Catania, che le aree già interdette alla caccia non erano pari al 24,5% del totale, bensì a quasi il 40% del totale, quindi ben al di là della soglia massima prevista dalla legge, che è pronto il decreto di regolamentazione dell’attività venatoria nelle aree del demanio forestale, non possiamo non rilevare l’inversione di tendenza dell’Amministrazione regionale.
Certo, c’è ancora tanto da fare. In particolare bisogna regolamentare gli appostamenti fissi e la caccia in deroga, bisogna destituire i fondi chiusi negli invasi di proprietà di enti pubblici (Consorzi di bonifica, Ente Sviluppo Agricolo, ecc.), e soprattutto occorre rivedere in seno al nuovo piano la ri-perimetrazione e redistribuzione delle aree protette.
Possiamo, però, affermare che c’è stato un giro di boa. Per quanto sopra, un sentito ringraziamento va al Presidente della Regione, all’Assessore alle Risorse Agricole ed Alimentari ed alla sua Segreteria Tecnica, agli On.li Cristaudo, Calanducci e Ruggirello che hanno provveduto alla riformulazione dell’emendamento alla finanziaria, all’ Avv. Angelo Russo – ed al Biologo della FIDC Dott. Michele Sorrenti i cui rispettivi apporti professionali si sono rilevati preziosi, al Dirigente Generale del Dipartimento Interventi Strutturali, ed ai funzionari dell’Amministrazione regionale che hanno istruito i diversi procedimenti.
Le associazioni venatorie:
LIBERI CACCIATORI SICILIANI (L.C.S. regionale)
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CACCIATORI (A.N.C.A. regionale)
A.N.U.U. (Comitato regionale)
ENAL CACCIA (Sez. Provinciale di Catania)
ENTE PRODUTTORI SELVAGGINA
MOVIMENTO POLITICO DEI CACCIATORI
ASSOARMIERI (sede regionale)