Il Comprensorio Alpino CN5, il quale ha sede a Borgo San Dalmazzo (provincia di Cuneo) e ricomprende le comunità di Valli Gesso, Vemenagna e Pesio, ha organizzato per aprile e maggio prossimi un corso di abilitazione alla caccia di selezione agli ungulati selvatici. Si tratta di lezioni utili per il prelievo venatorio di camosci, caprioli, cervi, daini e mufloni. Oltre alle lezioni che approfondiranno la teoria, ci sarà un’esercitazione in laboratorio, senza dimenticare le prove di esame, sia scritte che orali. L’inizio ufficiale del corso è stato fissato per il prossimo 5 aprile alle 19:30 presso la sede del Comprensorio Alpino piemontese.
L’ammissione verrà riservata solamente a quei cacciatori che sono in possesso di abilitazione venatoria ai sensi della normativa in vigore. La quota di partecipazione comprende la prova pratica di maneggio e di tiro presso il poligono di Carrù, sempre in provincia di Cuneo, il testo “Manuale per il cacciatore di montagna” e le dispense cartacee o i file sugli argomenti che saranno trattati. Alle prove di esame (scritte e orali) si potrà accedere a patto di aver coperto almeno il 75% delle ore totali previste dal programma, oltre all’esito positivo alla prova di tiro. La carabina in uso proprio non deve avere un calibro inferiore ai sei millimetri.
Su cosa verteranno nel dettaglio le lezioni teoriche? Anzitutto, si farà riferimento al quadro normativo nazionale e regionale per quel che riguarda la gestione faunistico-venatoria degli ungulati. Non mancheranno accenni all’ecologia applicata, all’ecosistema di questi selvatici, gli habitat, le catene alimentari, la struttura e la dinamica delle popolazioni, i fattori limitanti, l’incremento utile annuo, la capacità portante dell’ambiente e la densità biotica e agroforestale. Ci saranno le nozioni relative alla balistica, in particolare quella terminale, le valutazioni e verifiche degli effetti di tiro, gli strumenti ottici, le armi e le munizioni.
Come accade spesso per corsi di questo tipo, inoltre, ci saranno diverse spiegazioni in merito al trattamento dei capi abbattuti, in modo da avere una buona organizzazione nel momento del recupero e stimare l’abbondanza di questi ungulati. La prova scritta consiste in venticinque quiz a tre risposte che riguarderanno gli argomenti approfonditi nei vari moduli teorici. Il colloquio orale, invece, sarà incentrato sul riconoscimento di sesso e classe di età da diapositive, filmati, video e altro materiale preparato. Nelle lezioni in aula verrà concessa una pausa di quindici minuti: il totale delle ore sarà pari a 64 e oltre ai docenti potranno essere presenti alcuni incaricati del Comprensorio Alpino.