Caccia: Savona, il Tar della Liguria boccia il regolamento provinciale che disciplina sui richiami vivi per uso venatorio.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria ha annullato il Regolamento della Provincia di Savona che disciplinava la detenzione e l’uso degli uccelli selvatici impiegati come richiami vivi dai cacciatori nell’attività venatoria da appostamento. Il ricorso era stato promosso dalle associazioni ambientaliste WWF e VAS (Verdi Ambiente e Società), patrocinate dallo studio legale dell’avvocato Daniele Granara di Genova.
Il Tar ha rilevato vari punti di illegittimità del regolamento dell’amministrazione provinciale, tra cui: la mancata acquisizione del parere obbligatorio dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA), previsto dalla legislazione venatoria regionale; l’esclusione delle guardie venatorie volontarie e di altri organi di vigilanza pubblici dai compiti di controllo e verifica del rispetto del regolamento, avendo la Provincia di Savona illegittimamente ristretto le funzioni di vigilanza in materia di uso di richiami vivi al solo personale amministrativo della Provincia; il fatto che la Provincia abbia cancellato le precedenti prescrizioni per la idonea detenzione degli animali in gabbie o voliere di adeguate e maggiori dimensioni, quando i richiami vivi non sono utilizzati per l’attività venatoria (norme igienico sanitarie, divieto gabbie in ferro, possibilità di aprire le ali, ecc).
“Grande soddisfazione per la profonda attenzione che il giudice amministrativo pone nei confronti di un tema assai delicato e importante, non solo per la tutela dell’ambiente, ma anche per la protezione della biodiversità, patrimonio vitale di ogni società moderna”, dichiara il professor Daniele Granara insieme col presidente regionale WWF, Guglielmo Jansen.
6 giugno 2013
Fonte: IVG