Il consigliere della Regione Sardegna Ignazio Artizzu si fa portavoce dei cacciatori sardi e chiede un’estensione del Calendario Venatorio sardo fino alla prima decade del mese di febbraio al pari di quello del Lazio.
Afferma Artizzu, ”L’epilogo della vicenda del calendario venatorio del Lazio, anch’esso oggetto di un uso strumentale dei ricorsi al Tar da parte di associazioni ambientaliste, conferma le ragioni dei cacciatori sardi nel chiedere l’immediata estensione del calendario venatorio alla prima decade di febbraio”.
Continua il consigliere, “Con due decreti firmati dalla presidente della Regione Renata Polverini, il Lazio ha infatti stabilito il posticipo a febbraio della chiusura della stagione venatoria per alcune specie, dopo che il Tar – esattamente come aveva determinato per la Sardegna il Consiglio di Stato – aveva parzialmente modificato il testo del calendario”.
Spiega ancora Artizzu, “Nello specifico è fissata al 9 febbraio 2012 la data di chiusura della caccia per colombaccio, cornacchia grigia, gazza, e ghiandaia. E’ bene ricordare che nel Lazio si sparera’ il tordo fino al 30 gennaio. Oltre al Lazio, anche nelle Regioni Puglia, Campania, Friuli, Toscana, Umbria e Liguria la stagione di caccia prosegue fino a febbraio”.
Infine conclude il consigliere Artizzu, “Auspico che tutto ciò induca l’assessore regionale all’Ambiente ad una immediata convocazione del Comitato Regionale Faunistico per un adeguamento del calendario che consenta anche ai cacciatori sardi ciò che è concesso a quelli di altre regioni italiane, non meno attente della nostra nella visione e nella applicazione delle normative comunitarie e nazionali”.