La manifestazione dei cacciatori svoltasi ieri, 4 Gennaio 2012 a Cagliari dinanzi al palazzo della Regione, ha ricevuto notevole consenso e partecipazione da parte dei cacciatori di tutta la Sardegna.
Hanno partecipato infatti a centinaia, molti di più di quelli attesi dagli organizzatori, presentandosi con fischietti, trombette e qualcuno si presentato con il fucile a tracolla portato ovviamente scarico all’interno della custodia.
Con la manifestazione di ieri i cacciatori hanno voluto protestare per le recenti e penalizzanti modifiche al Calendario Venatorio considerate “un ennesimo scippo per una categoria che spende ogni anno fior di quattrini soltanto per passione”.
Le modifiche in questione erano state apportate il 23 Dicembre scorso dal Comitato Faunistico regionale a seguito della sentenza del Consiglio di Stato con la quale veniva negata l’estensione del periodo di caccia.
Così i cacciatori sardi dalle prime ore della mattinata di ieri hanno cominciato a presidiare l’assessorato all’Ambiente in modo da poter accogliere “calorosamente” i componenti del Comitato Faunistico regionale che di li a poco si sarebbero riuniti per decidere su un’eventuale proroga.
L’appuntamento del Comitato Faunistico fa seguito alle pressanti proteste di fine anno e all’interrogazione firmata dai consiglieri regionali Ignazio Artizzu, Paolo Terzo Sanna, Sisinnio Piras, Mariano Contu, Edoardo Tocco e Nello Cappai.
Nonostante le precedenti proteste e l’interrogazione, la mobilitazione di ieri dei cacciatori non ha dato però l’esito sperato. Infatti il Comitato Faunistico ha deliberato “la prosecuzione dell’attività venatoria per gennaio, prevedendo la proroga per le specie: cesena, tordo bottaccio e tordo sassello sino al 19 gennaio 2012. Pertanto, la caccia a queste specie è consentita anche nei giorni 12, 15, e 19 gennaio 2012. Il decreto entrerà in vigore il giorno della pubblicazione sul Buras del 7 gennaio 2012”.
Ovviamente il recupero delle ulteriori tre giornate di caccia non ha di certo soddisfatto i cacciatori che si chiedono: “Ma dove vanno a finire i nostri soldi? Da quanto tempo la Regione non fa un censimento delle specie e un ripopolamento?”.
Non poteva mancare ovviamente una reazione delle associazioni ambientaliste che minacciano l’ennesimo ricorso; ha infatti affermato Stefano Deliperi, del Gruppo d’intervento giuridico, “Avevo annunciato che il ricorso era pronto, per inviarlo aspetteremo di avere il verbale della riunione del Comitato con i nomi di chi ha votato a favore. Poi, lo inoltreremo alla Corte di Giustizia europea, alla Corte dei conti e anche alla procura della Repubblica”.
Prosegue poi Deliperi concludendo, “Questo è un regalo ai cacciatori che sono scesi in piazza a protestare. Ma sono certo che il Consiglio di Stato ribadirà quanto già sostenuto qualche giorno fa nella sentenza che ha provocato il taglio delle giornate. Perchè alla base della nullità della proroga appena concessa c’è la mancanza del fondamentale parere dell’ISPRA. Stiamo assistendo all’ennesima carnevalata”.