La Legge regionale sarda sulla caccia è legittima, lo ha deciso la Corte Costituzionale con propria sentenza; ora via alle deroghe.
E’ pienamente legittima la legge regionale sulla caccia del 2011 che prevede una deroga al prelievo sottoposta al parere rilasciato da un organismo regionale anziché da quello nazionale.
Lo ha deciso la Corte costituzionale con una sentenza, pubblicata oggi, nella quale viene fatta salva la scelta del legislatore sardo di ritenere sufficiente il parere dell’organismo riconosciuto a livello regionale come “una legittima opzione, consentita da una piena esegesi della norma statale”. Rigettato, per la non fondatezza della questione di legittimità, il ricorso presentato dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Il governatore Ugo Cappellacci e l’assessore della Difesa dell’Ambiente Giorgio Oppi hanno appreso la notizia esprimendo “soddisfazione”. “E’ da evidenziare che il prelievo in deroga è un istituto differente dall’attività venatoria disciplinata dal calendario“, fa sapere la Regione.
Ora si apre un possibile nuovo scenario: prendendo spunto dal recente decreto della Regione Lazio che ha posticipo al 9 febbraio 2012 l’attività venatoria, l’assessore Oppi, aderendo alle pressanti richieste del mondo venatorio sardo nonché alle esigenze manifestate da alcuni consiglieri regionali, ha richiesto all’Istituto superiore per la protezione dell’Ambiente il parere per consentire l’attività anche in Sardegna nella prima decade di febbraio.
Si tratterà di cacciare alcune specie di avifauna quali il colombaccio, la cornacchia grigia, la gazza e la ghiandaia. Esulta il consigliere regionale di Fli, Ignazio Artizzu, da anni al fianco dei cacciatori e impegnato a far valere i diritti autoministici della Sardegna anche sul fronte del calendario venatorio.
“La sentenza della Consulta è per me motivo di enorme soddisfazione – commenta l’esponente finiano. – Viene infatti confermata la validità della battaglia autonomistica, che sto portando avanti da tempo, per restituire alla Sardegna la potestà di poter legiferare in materia estendendo la caccia anche al mese di febbraio. L’appello ora è all’assessore Oppi – incalza Artizzu – affinché già da quest’anno dia la possibilità ai cacciatori sardi di usare le doppiette anche nella prima decade di febbraio“.
L’Unione Sarda