Secondo il Consiglio di Stato il Calendario Venatorio della Regione Sardegna viola in più punti le leggi nazionali e quelle comunitarie pertanto l’ha sopeso.
Il Consiglio di Stato ha ordinato la sospensione del calendario venatorio della Sardegna. Ne danno notizia Enpa, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia, Wwf Italia che avevano presentato ricorso definendo il calendario “un concentrato di violazioni, sia della legge nazionale,sia del diritto comunitario”.
Tra le violazioni contestate l’emanazione del calendario in totale assenza del parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), l’inserimento di misure come la caccia a merlo e allodola fino al 31 gennaio, un mese oltre il massimo consentito dalla legge nazionale, o il mancato rispetto del martedì come giorno di silenzio venatorio.
“Violazioni clamorose – sostengono i ricorrenti – che hanno contribuito a determinare la bocciatura del calendario impugnato dalle associazioni di tutela ambientale. Ora in Sardegna la caccia si ferma, ma non si fermano le nostre azioni, che anzi si intensificheranno, a livello di Stato, Regioni e Unione europea, con l’obiettivo di cancellare gli eccessi che, a grave danno degli animali e della natura, caratterizzano la caccia in Italia”.
Fonte: L’Unione Sarda