Caccia: Sardegna, dopo il ricorso anticaccia al Calendario Venatorio regionale gli animalisti ne minacciano uno nuovo in base a una presunta nota ISPRA riguardante le date di chiusura della caccia.
L’Ispra avrebbe risposto alla Regione con parere sfavorevole ad ogni proposta, in particolare l’Istituto avrebbe detto No alla proroga della caccia agli anatidi fino 30 gennaio anziché fino 20 gennaio, No alla proroga della caccia alla beccaccia fino al 19 gennaio anziché al 31 dicembre, No alla proroga della caccia alla cesena fino al 19 gennaio anziché al 10, No alla proroga della caccia al tordo fino al 30 gennaio, No alla proroga della caccia alle specie cornacchia, ghiandaia e colombaccio (se non nella forma esclusiva dell’appostamento) fino al 30 gennaio 2014 anziché il 21 gennaio. Anche se, esclusivamente per queste ultime tre specie, l’ISPRA avrebbe concesso un posticipo fino al 9 febbraio 2014 richiesto dalla Regione solo con limite di carniere per massimo 5 capi, nella forma esclusiva dell’appostamento oltre la distanza di 500 m dalle zone umide e dalle pareti rocciose (anche parzialmente), poiché potenziali siti di nidificazione di uccelli appartenenti a specie rapaci.
Secondo gli anticaccia il recente parere dell’ISPRA sarebbe vincolante anche per il Calendario Venatorio già colpito dalla sospensione del Tar a seguito di ricorso la cui trattazione di merito è stata fissata per il prossimo 19 marzo 2014; inoltre sullo stesso Calendario gravano anche i ricorsi anticaccia presentati in Commissione Europea ed in Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo relativi alla mancata procedura di valutazione di incidenza ambientale (VIA) per l’attività venatoria in aree SIC e ZPS, rispettivamente Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale.
Le associazioni anticaccia minacciano quindi opporre nuovo ricorso qualora la Regione non si adegui al nuovo parere dell’ISPRA e commentano, “Nulla di nuovo, purtroppo. Noi, naturalmente, non demordiamo” ed ancora, “Il Comitato faunistico regionale, che si riunirà il prossimo 11 dicembre, è avvertito.” minacciando di intraprendere una nuova azione giuridica nei confronti della Regione Sardegna qualora non si adeguasse al nuovo parere dell’ISPRA.
10 dicembre 2013