Secondo l’Assessore alla Caccia della Provincia di Salerno, il provvedimento della Regione è penalizzante per il mondo venatorio.
Si è tenuto presso la sede della Provincia di Salerno un incontro organizzato dall’assessore provinciale alla Caccia, Amelia Viterale, per discutere le problematiche riguardanti il mondo venatorio sorte l’indomani della modifica alla Legge Regionale 8/96 sugli Ambiti Territoriali di Caccia.
All’incontro hanno partecipato alcuni consiglieri regionali, i presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia salernitani ed i presidenti delle associazioni venatorie. Sulla questione ha spiegato la Viterale, “Con l’approvazione della legge finanziaria 2012 si decreta, di fatto, la fine dell’attività venatoria nella nostra regione”.
Prosegue l’assessore alla caccia, “La quota di accesso all’ATC consentirebbe ai cacciatori di svolgere l’attività venatoria solo alla selvaggina stanziale. Per la migratoria invece si può cacciare pagando un’ulteriore quota di 31 euro alla regione, limitatamente ad un periodo di 30 giorni, e previa prenotazione on-line”.
Sottolinea concludendo la Viterale, “La scelta della Regione penalizza i circa 14mila cacciatori salernitani che si vedono costretti a pagare una doppia quota di iscrizione, oltre che ad una limitazione dell’attività. Pertanto, i consiglieri regionali proporranno un emendamento per la modifica dell’art.34. L’assessorato provinciale ha già contattato gli assessori delle altre Province campane per affrontare sinergicamente il problema”.