Resoconto positivo per la giornata di apertura della nuova stagione venatoria nonostante le polemiche dei giorni scorsi e le condizioni meteorologiche non troppo favorevoli.
Siamo infatti all’indomani della prima giornata di caccia e non si ha alcuna notizia di incidenti di caccia, infortuni gravi eventualmente occorsi durante l’attività venatoria, (tralasciando quindi cadute con lievi escoriazioni e contusioni) e sono mancate anche le proteste tanto annunciate dalle associazioni ambientaliste, forse scoraggiate dalla pioggia.
Resoconto quindi più che positivo sia dal punto di vista della incolumità e sicurezza dei cacciatori che dei loro carnieri i quali, nonostante il maltempo che ha colpito alcune regioni, possono considerarsi buoni.
Grossa differenza rispetto agli anni passati sta nel fatto che in alcune regioni, come la Lombardia, è stata precedentemente approvata, dopo una lunga ed estenuante lotta da parte dei cacciatori, la caccia in deroga ad alcune specie come lo storno, il fringuello, la peppola, la pispola e il frosone scaglionata durante l’intera stagione venatoria secondo le delibere regionali di deroga alle disposizioni dell’Unione Europea.
Concordi con il buon inizio della stagione venatoria sono gli esponenti delle maggiori Associazioni Venatorie, primo fra tutti il vicepresidente di Federcaccia Brescia, Enzo Bosio, che pone soprattutto in evidenza la totale assenza di incidenti quale aspetto rilevante e per quanto riguarda i carnieri lo stesso Bosio dice: “Siamo partiti bene soprattutto per quanto riguarda la cattura di selvaggina che ha dato buoni risultati nelle zone ben gestite: molto attiva, per esempio, nelle aree pedemontane e collinari”.
Il presidente regionale Anuu Migratoristi, Domenico Grandini, la pensa allo stesso modo “Oggi non ci sono stati incidenti ed è la prima cosa da segnalare, il primo risultato utile, anche perché esercitare una passione come la nostra ed avere problemi non è mai piacevole”. Secondo Grandini inoltre l’assenza di infortuni è dovuta soprattutto ai numerosi appelli lanciati dagli stessi cacciatori prima dell’inizio della stagione e afferma: “Evidentemente le raccomandazioni hanno funzionato”.
Facendo poi un commento sui risultati della prima giornata continua Grandini “È andata bene per chi si è concentrato sulla caccia stanziale in zone come Concesio e Villa Carcina, ma anche nella Bassa: buoni i carnieri di starne, lepri e fagiani” e continua sul buon passo dei migratori “I primi tordi si sono visti nelle zone collinari e in montagna, gli storni, in deroga, nella Bassa, come anche le battute negli appostamenti acquatici”.
Quindi tanta soddisfazione per la buona riuscita di questa tanto attesa prima giornata di caccia senza episodi di proteste e contestazioni, senza infortuni ma solo a tratti coperta dal mal tempo in alcune regioni che però non spaventa mai i cacciatori come ricorda il presidente di Arcicaccia Brescia, Adriano Pizzini, “Il maltempo quasi non lo calcoliamo, succede quasi sempre durante le domeniche di caccia, ma non ci spaventa”.
Giudizio positivo anche da parte dell’assessore provinciale alla caccia, Alessandro Sala, il quale tiene a ribadire che la prima giornata di caccia si è conclusa senza incidenti e con buoni carnieri: “Il carniere è stato buono un po’ per tutti, sia in pianura che in montagna”; fa inoltre sapere l’assessore: “Mi risulta che nella zona di Valvestino i cacciatori abbiano recuperato un capriolo ferito, ma non impallinato, e che l’abbiano poi trasferito per le cure”.
Infine resoconto positivo anche da parte degli organi preposti alla vigilanza, in servizio ieri per l’apertura quasi tutti gli agenti, circa cinquanta e circa venti erano le pattuglie delle quali cinque nella Bassa e altre dieci di guardie volontarie. Il comandante del nucleo ittico-venatorio, fa sapere che i resoconti pervenuti da tutta la provincia di Brescia parlano una giornata tranquilla, senza incidenti e priva delle temute manifestazioni anti-caccia”, inoltre “Buona la presenza di cacciatori, ben distruibuiti dalla Bassa alle valli e buoni pure i carnieri sia per quanto riguarda le lepri che i fagiani, ma anche per le anatre, visto che la pianura della Bassa ha registrato un buon passo anche sotto questo aspetto”.
I numerosi cacciatori che hanno preso parte alla giornata di apertura si sono mostrati pienamente soddisfatti tenendo un comportamento disciplinato; infatti Salieri fa sapere che solo poche sanzioni sono state contestate “magari per la caccia di qualche specie protetta, ma a differenza degli altri anni non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione, da parte di cittadini o di altre forze dell’ordine, per la presenza di cacciatori per strada o a distanza ravvicinata dalle abitazioni”.