Caccia. L’assessore regionale Marco Remaschi concorda con l’iniziativa del CCt (Coordinamento cacciatori toscani) circa la denuncia al Tribunale europeo della Commissione della Ue per disparità di trattamento dell’Italia in merito alle date di chiusura dell’attività venatoria nei confronti di beccacce, tordo bottaccio e cesena.
Un mese secco di differenza infatti separa la chiusura della caccia fra Italia e altri paesi europei come la Francia: in Italia l’intenzione è quella di spostare la chiusura dal 31 gennaio attuale al 20, mentre in Francia le stesse specie nella stessa tipologia territoriale si chiude il 20 febbraio.
“E’ chiaro che bisogna rivedere i dati forniti dall’Italia nel 2001 all’Europa – dice Remaschi – è una questione che va riaffrontata. Anche facendoci sentire chiaramente in Europa”. La disparità di trattamento inoltre, oltre a dati di partenza imprecisi sarebbe dovuta, secondo quanto spiegato dall’etologo Baldaccini ordinario dell’Università di Pisa, anche a un calcolo diverso dell’inizio delle migrazioni prenuziali compiuto dagli altri paesi europei: “Per la Francia ad esempio – ha spiegato lunedì nel corso di un incontro con la stampa – si è proceduto calcolando la media fra i dati del sud della Francia e quelli dei territori più a nord”. Operazione che sembra sia mancata in Italia.
( 19 novembre 2015 )
Fonte: StampToscana