Il Tar dell’Emilia Romagna ha sospeso il provvedimento per la caccia alla volpe nel territorio della Provincia di Reggio Emilia.
Nei giorni scorsi i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna ha deciso di accogliere la richiesta di sospensiva, avanzata dagli animalisti ti Lac, Vittime della Caccia e Animal Liberation, per il provvedimento della Provincia di Reggio Emilia riguardante il controllo della popolazione di volpi tramite prelievo venatorio. La richiesta di sospensiva è contestuale al ricorso presentato dagli stessi animalisti con il quale viene contestata la mancata attuazione di metodi alternativi al prelievo venatorio per il contenimento delle volpi.
Ogni anno i piani di gestione degli ATC prevedono misure di contenimento delle specie dannose, tra le quali proprio la volpe, al fine di ridurre i danni causati dalla crescita spropositata di queste specie al patrimonio faunistico, alla biodiversità e, non meno importante, all’attività dell’uomo come l’allevamento.
In attesa della valutazione di merito da parte del giudici amministrativi, nel corso dell’udienza fissata per il 23 ottobre 2013, non è ancora ben chiaro come verrà affrontato il problema visto che gli animalisti si sono presi la briga di bloccare le operazioni di contenimento per la gestione della specie senza preoccuparsi di presentare soluzioni alternative da poter intraprendere in attesa del giudizio definitivo sulla questione e soprattutto senza preoccuparsi delle ripercussioni di una tale misura sulla biodiversità e sull’attività dell’uomo.
13 novembre 2012