Ancora una volta un Tribunale Amministrativo Regionale entra nell’ambito dell’attività venatoria e così è il turno della provincia di Reggio Emilia dove viene sospeso il Calendario Venatorio.
La motivazione principale della sospensione del Calendario Venatorio della Provincia di Reggio Emilia risiederebbe nel fatto che il documento non terrebbe conto del parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale concernente una pericolosa diffusione di piombo nell’ambiente.
Il TAR di Parma ha così deciso di sospendere il Calendario Venatorio emiliano nella parte concernente la Caccia agli ungulati a causa di una mancata previsione del problema della diffusione nell’ambiente di un elemento nocivo come il piombo che può facilmente insinuarsi nella catena alimentare degli animali selvatici e, per indiretta conseguenza, anche nella catena alimentare dell’uomo.
L’accumulo di piombo nell’organismo umano può causare gravi malattie pertanto, tenendo conto di questo tipo di prospettiva per la tutela della salute pubblica il TAR dell’Emilia Romagna, sezione distaccata di Parma, Sezione Prima, ha deciso di sospendere la caccia agli ungulati.
Il problema fondamentale è che per la caccia agli ungulati vengono utilizzate cartucce a base di piombo; la Provincia di Reggio Emilia aveva sottoposto il proprio Calendario Venatorio per la stagione 2011/2012 alla valutazione dell’ISPRA ma l’Istituto aveva espresso un parere negativo proprio sull’utilizzo di cartucce con pallottole al piombo che invece avrebbero dovuto essere vietate proprio dal Calendario prevedendo allo stesso tempo l’utilizzo di munizioni atossiche.
Appellandosi a questi cavilli la Lega per Abolizione della Caccia ha presentato un ricorso al TAR dell’Emilia Romagna che con la decisione sospensiva del 9 novembre lo ha accolto per quanto concerne la tipologia di caccia con maggiore dispersione di piombo nell’ambiente.
L’udienza per la “trattazione di merito” sulla questione è stata fissata dal TAR per il prossimo mese di aprile; nel frattempo la Provincia potrebbe aggiornare il Calendario Venatorio con una nuova delibera che preveda l’utilizzo di altri tipi di munizioni prive di pallottole in piombo.
A tal punto viene sollevato dai cacciatori il problema di reperire in commercio munizioni senza piombo o, qualora si riescano a reperire, il problema dell’elevato prezzo di questo tipo di cartucce.
E’ bene precisare che la Provincia di Reggio Emilia ha la facoltà di non recepire la sospensiva del TAR e consentire comunque la caccia agli ungulati per il territorio che competente.
In effetti, a parte le normative speciali riguardanti i Siti di Interesse Comunitario e le Zone di Protezione Speciale nonché le zone umide in cui si cacciano gli acquatici, non esiste una specifica normativa che stabilisca in generale quali siano i tipi di cartucce da utilizzare per la caccia e soprattutto che queste non debbano contenere piombo. In attesa di ulteriori aggiornamenti la caccia agli ungulati prosegue negli ATC della Provincia di Reggio Emilia.