Caccia – Il Gruppo Conduttori Cani da Traccia del FVG è stato costituito nel 2009 grazie ad un gruppo di appassionati Cacciatori-Conduttori che, con l’intento di promuovere e far conoscere l’attività di recupero della selvaggina ferita, si è riunito e ha dato vita a questo sodalizio. Alla nascita il gruppo era costituito da 16 membri e in Friuli Venezia Giulia fu il primo gruppo riconosciuto a livello regionale. Sono state organizzate diverse manifestazioni, prove di lavoro e piccoli convegni. I conduttori del gruppo hanno partecipato a diverse esposizioni e prove per abilitare i propri ausiliari e avere cosi la possibilità di operare sul campo. Con gli anni, a causa di diverse vicissitudini, il gruppo ha avuto un periodo di flessione tralasciando tanti aspetti soprattutto a livello organizzativo. E’ proprio così che nel Dicembre 2016, con il nuovo Consiglio Direttivo e il neo presidente Nicola Rotaris, il gruppo ha intrapreso una nuova strada cercando di ridare una nuova immagine a questo sodalizio che da tempo aveva perso un po’ di stimoli, di iniziative e soprattutto la voglia di fare gruppo per promuovere, programmare e incentivare la propria attività.
Innanzitutto sono ripresi con frequenza regolare gli incontri dei componenti del gruppo. E’ stato deciso di fare un restyling del logo, cercando di mantenere comunque l’emblema del gruppo ovvero il cane da traccia. Per pubblicizzare il gruppo e il suo operato sono state ideate per i conduttori abilitati del gruppo le divise di rappresentanza e le maglie da intervento. Mentre per i soci sostenitori sono state pensate delle magliette con il logo del gruppo. Inoltre, dopo alcuni anni di inattività si è deciso di riorganizzare una prova di lavoro OPEN per cani da traccia per il primo semestre del 2018 in Carnia, innanzitutto per dare la possibilità a tanti conduttori di abilitare i propri ausiliari e secondariamente per continuare una tradizione che era iniziata anni fa con la costituzione del gruppo stesso. L’intento principale dell’intero gruppo è quello di riuscire attraverso la pubblicità, il lavoro sul campo e piccoli convegni, a promuovere e far conoscere l’importanza dell’utilizzo del cane da traccia e del suo impiego sia al mondo venatorio che al semplice cittadino. Purtroppo, ancora oggi, nonostante l’attività di recupero sia ben nota e pubblicizzata su tutte le riviste di settore, esiste una grande reticenza a contattare i recuperatori abilitati.
Per questo motivo le attività del gruppo sono atte a sensibilizzare e incentivare il più possibile sia i cacciatori a richiedere sempre l’intervento del cane da traccia qualora l’esito del tiro fosse apparentemente errato, che gli organi di pubblica sicurezza in caso di investimenti stradali, con la finalità di recuperare il più possibile capi di ungulati che purtroppo andrebbero persi sprecando cosi un patrimonio di tutti. Non potendo operare come in altre realtà molto più ben strutturate e con alle spalle anni di esperienza come ad esempio centri di pronto intervento e cacciatori-conduttori professionisti, il gruppo formato da appassionati che dedicano il loro tempo a questa attività, nel suo piccolo modo di operare ha creato un memorandum da distribuire ai cacciatori con un Numero UNICO di chiamata e altri numeri utili da contattare h 24, al fine di poter coordinare tra loro l’uscita e avere sempre a disposizione nel più breve tempo possibile un conduttore pronto a partire in caso di necessità. Al momento si riesce ad avere una buona copertura su tutto l’arco della settimana per tutto il periodo venatorio.
Oltre a qualche intervento occasionale nel basso Friuli, il gruppo opera gran parte nella zona montana dell’alto Friuli, soprattutto in Carnia. Al momento il gruppo Conduttori cani da traccia FVG è composto da 13 Soci Conduttori tutti regolarmente abilitati. Di questi sono 9 gli equipaggi operativi sul territorio con i propri ausiliari (4 Hannoveriani e 5 Bavaresi) anch’essi abilitati in prove riconosciute. Una delle prerogative per essere soci a tutti gli effetti del gruppo, voluta dal nuovo Presidente, è proprio di avere all’interno dell’associazione un binomio abilitato e riconosciuto per poter intervenire sul territorio. Facciamo un grande in bocca al lupo al neo gruppo, consci del dovere morale dell’attività di recupero dei capi feriti.