Oggi prima giornata di preapertura con la quale inizia ufficialmente la nuova Stagione Venatoria in molte regioni italiane tra polemiche ed appelli animalisti contro la caccia con il coinvolgimento del Governo.
Nonostante le incessanti polemiche di ogni tipo di sigla animalista e anticaccia, comprese quelle inventate all’ultimo istante, si è aperta ufficialmente la Stagione Venatoria in regime di preapertura in molte regioni italiane; Lazio e Campani le grandi escluse a causa dei decreti sospensivi del TAR a seguito di ricorsi presentati dal Wwf.
Pur di fermare la caccia prima dell’apertura le varie associazioni ambientaliste si sono rivolte al Governo chiedendo un opportuno intervento che potesse, se non cancellare completamente la Stagione Venatoria, almeno rinviarla cancellando in ogni caso la preapertura. Il tanto invocato intervento delle istituzioni però non è arrivato pertanto nella maggior parte d’Italia la preapertura si terrà e di certo il 16 settembre aprirà ufficialmente la Stagione Venatoria.
Proprio sulla preapertura della caccia, pur non agendo attivamente sulla questione, il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è espresso negativo, “Autorizzare l’apertura della caccia anticipata a oggi, in deroga al calendario venatorio e nonostante il parere contrario dell’Ispra, come è stato fatto da alcune regioni è una scelta che non condivido”. Proseguendo sulla questione ha poi annunciato il ministro Clini, “Sto valutando la possibilità di introdurre norme che evitino in futuro questa pratica non sostenibile”.
Gli ambientalisti protestano a gran voce e la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente afferma, “L’apertura anticipata ci espone al rischio di sanzioni europee. Non si gestisce il patrimonio faunistico compiacendo la lobby delle doppiette, gli italiani se ne ricordino…».
Continuando attaccano gli ambientalisti, “E’ scandaloso che le Regioni abbiano quasi completamente ignorato la richiesta dell’ISPRA di assumere “provvedimenti regolatori” dell’attività venatoria per ridurre il rischio di gravi danni alle popolazioni di animali selvatici’”.
Il Wwf poi critica, “Pur di accontentare quell’1% della popolazione che imbraccia la doppietta e forse tentare di intercettarne il relativo consenso alle urne la politica non esita a negare l’evidenza, compresa la siccità di questi mesi e i gravi danni subiti da territorio e fauna”.
Immediata la replica dei cacciatori, a parlare è il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, che dice basta con le “strumentalizzazione della siccità. Le associazioni ambientaliste invocano la siccità pur di trovare un argomento ideologico per chiedere di sospendere la caccia. L’ISPRA nelle sue carte ha detto che la sospensiva valeva alle condizioni climatiche date: domani ci sarà pioggia, ed è un bene per l’Italia, per l’agricoltura e per la caccia”.
Il presidente di Arci Caccia ricorda, “Tra le polemiche ormai storiche siamo all’apertura della Stagione Venatoria, in un Paese che sembra voler non cambiare e preferisce la polemica alla collaborazione. In altri Paesi gli ambientalisti, gli agricoltori e i cacciatori collaborano, si firmano documenti sulla caccia sostenibile, in Italia siamo in rissa permanente, e gran parte della responsabilità ce l’ha la politica”.
Infine conclude Veneziano, “L’approccio alla caccia è uno dei termometri del degrado della politica. Abbiamo assistito all’ennesimo agosto di sceneggiate. Io preferivo le macchiette di Totò, ma nel nostro Paese preferiscono farle i politici”.
Così il Wwf conta due vittorie sui cacciatori in quanto a seguito dei propri ricorsi i Tar del Lazio e della Campania hanno sospeso la preapertura della caccia nelle rispettive regioni mentre la Regione Liguria non ha previsto il periodo di preapertura nel proprio calendario venatorio, ma nella maggior parte delle regioni italiane in questo weekend si andrà a caccia con le limitazioni previste.