Il Consiglio provinciale di Prato ha approvato nei giorni scorsi il nuovo regolamento per la gestione degli ungulati che contiene alcune novità.
Il Consiglio provinciale di Prato nella seduta del 4 luglio ha approvato il nuovo regolamento per la gestione faunistico venatoria degli ungulati; tra le novità per i cacciatori, la tele prenotazione per le giornate di uscita.
A favore hanno votato Pd e Idv mentre i gruppi Pdl e Udc hanno optato per l’astensione. Le dichiarazioni di voto sono state espresse dal capogruppo Idv Luca Mori, dal consigliere Pd Emanuele Pacini e dal capogruppo Pdl Cristina Attucci.
L’assessore alla Caccia della Provincia Antonio Napolitano ha illustrato il provvedimento parlando di “un adeguamento resosi necessario dopo l’approvazione del nuovo regolamento regionale in materia. Il regolamento, che è stato già discusso con la consulta della caccia nel corso due incontri, snellisce la regolamentazione dell’attività, perché sostituisce i regolamenti precedenti che erano invece suddivisi per specie”.
Nel dibattito è intervenuto Pacini che ha aggiunto dettagli sulle modalità di censimento degli animali e sulla regolamentazione degli abbattimenti. “La novità per i cacciatori è il debutto del sistema di tele prenotazione per le uscite di caccia, sicuramente più efficace per gli utenti e anche economicamente vantaggioso. Già sperimentato per due anni, e oggi attivo, dall’Atc a Firenze, sarà presto operativo anche a Prato e permetterà alla Polizia provinciale di sapere in ogni momento quanti cacciatori ci sono sul territorio e dove sono”, ha concluso Pacini.
Luca Mori ha chiesto al Consiglio grande attenzione sull’argomento. “Se pensiamo ai tanti incidenti in cui sono coinvolti questi animali, ai danni che essi provocano alle coltivazioni e all’importanza del patrimonio ambientale ci rendiamo conto di quanto la corretta gestione dell’attività venatoria sia importante”, ha detto.
Cristina Attucci ha invece sottolineato che “le lamentele riguardo ai danni degli ungulati sono le stesse da anni, occorre più elasticità e regole maggiormente flessibili per rispondere ai problemi degli agricoltori”.
Fonte: Provincia di Prato