La Lega Nord interviene sulla questione degli appostamenti per la caccia al colombaccio nella provincia di Pisa: “L’assessore Forte sta commettendo un errore”.
Sul mancato rinnovo della concessione da parte del Comune di Pisa delle postazioni fisse di Tombolo interviene anche la Lega Nord Toscana attraverso una nota congiunta di Antonio Gambetta Vianna, capogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale e membro della II° Commissione “Agricoltura e sviluppo rurale” che si occupa anche dell’attività venatoria, e di Stefano Signorini, esperto del mondo venatorio della Lega Nord di Pisa.
“Non siamo assolutamente d’accordo – spiegano in coro gli esponenti del Carroccio – con l’assessore al turismo Giuseppe Forte che ha deciso di non rinnovare la concessione per le postazioni fisse di Tombolo. Secondo il nostro punto di vista, l’assessore sta commettendo un grave errore che provocherà ingenti danni ambientali su tutto il litorale. Infatti, queste postazioni fisse permettevano di tutelare e conservare gli ambienti naturali non andando a incidere troppo sui flussi migratori”.
Per Gambetta Vianna e Signorini, “ad oggi è forte il rischio che l’Ente Parco di San Rossore cambi opinione proprio riguardo l’incidenza sui flussi migratori. Togliendo le postazioni fisse, infatti, triplicherebbe il numero di cacciatori a terra con grossi rischi anche per l’incolumità dei cacciatori stessi”.
In conclusione, per i due esponenti del Carroccio “bisogna difendere assolutamente questa tradizione che è nata proprio a Marina di Pisa un secolo fa e che poi è stata esportata in tutto il Paese. Se il vero problema è quello di accontentare tutti i cacciatori della zona, allora bisogna trovare una soluzione per farlo, ma non attraverso una deregulation che, come ha ben osservato il presidente provinciale di Federcaccia, Marco Salvadori, si può trasformare in un Far West”.