Caccia sul promontorio di Piombino (LI) con appostamenti fissi, forse anche più di prima. Poi la raccolta firme di cittadini per mettere fuorilegge i fucili, la possibilità di esproprio di aree private da parte del Comune (senza che nella gestione nulla cambi) e Libera Caccia che si dice in prima linea nella «cura e difesa» di quest’Area naturale protetta d’interesse locale (Anpil).
È il vicepresidente del Wwf Livorno, Stefano Gualerci che ribatte ad Alessandro Fulcheris (Libera Caccia ndr): “Il nostro socio Paolo Maria Politi ha espresso un suo pensiero, come specificato nell’articolo, pertanto è sciocco farlo passare per un guru. Il Wwf Livorno – dice – è composto da pochi ma motivati volontari, che cercano di portare avanti e seguire diverse tematiche ambientali, tra cui la pressione venatoria, come potrebbe constatare se avesse voglia di venirci a trovare in una delle Oasi livornesi”.
“Necessario – aggiunge Gualerci – dar voce a chi della nostra associazione anche adesso è in giro per la Val di Cornia a recuperare la fauna ferita, a chi cura la manutenzione nelle Oasi, a chi fa educazione ambientale a bambini ed adulti avendone le competenze e le abilitazioni”.
“Quel che riguarda il promontorio – spiega Gualerci – è una situazione che al momento va tenuta sotto controllo, perchè quando per legge spariscono le pur labili tutele, vedi A.n.p.i.l., bisogna vigilare perchè i furbetti non ne approffittino per i loro tornaconti».
“Nello Statuto del Wwf Italia – conferma il presidente livornese – non c’è nessun articolo che dice che la nostra associazione ha sempre ragione: solo gli stupidi pretendono di averla sempre. Ma di una cosa sono fortemente convinto. Sin da piccolo ho sentito la litanìa “i veri protettori dell’ambiente siamo noi cacciatori”… vengo da una famiglia dove la caccia è tutt’altro che sconosciuta. Ma con la curiosità dell’adolescente ho girato per boschi, promontorio compreso, e non mi pare che regni l’ordine”.
“Si vuole sostenere che sul promontorio non ci siano capanni o altro di abusivo? – elenca Gualerci – E come la mettiamo col “ciarpame” abbandonato nei boschi ed i roghi di bossoli di cartucce? Quanti colleghi avete messo di fronte ai loro abusi e denunciati per questo? E la pantomima della raccolta firme? Io abito in una zona a forte vocazione di “bracconaggio” e posso garantire che non è questa la legalità che voglio insegnare a mia figlia! Io ho conosciuto anche cacciatori onesti, perché è onesto chi rispetta le leggi, e ne comprende l’importanza, avendo così la possibilità di criticare quelle ingiuste. Sono stati loro spesso i primi a criticare certi comportamenti “border-line” del mondo venatorio. E non fate le vittime se qualcuno vi fa presente il legame “storico” che regna in Toscana tra mondo venatorio e (bassa) politica”.
“Vuol sostenere che l’operato degli Atc è esente da questa situazione? Quando i rappresentanti delle associazione venatorie sono anche consiglieri comunali od altro? Onestà per favore, onestà; poi ognuno risponderà alla propria coscienza. Non ci interessano polemiche sterili, però si ricordi Alessandro Fulcheris che il Wwf non ha un nome ed un cognome, ma – sottolinea – è composto da una pluralità di persone che possono anche sbagliare, ma sicuramente sono “liberi pensatori”.
( 19 luglio 2016 )
Fonte: IlTirreno-PiombinoElba