Le Associazioni Venatorie il CNCN scrivono ai politici piemontesi per chiedere il loro impegno al fine trovare una congrua soluzione che possa scongiurare il prossimo Referendum sulla caccia.
Lo aveva gia preannunciato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e così le Associazioni Venatorie riconosciute unitamente al CNCN con una lettera si sono rivolte ai segretari di partito e ai capigruppo regionali chiedendo il loro impegno sul tema del Referendum sulla caccia in Piemonte che si terrà il 3 giugno prossimo.
Si legge nella lettera, “Con riferimento all’espletando referendum regionale in ordine ad alcune norme della legge piemontese sulla caccia, le scriventi Associazioni desiderano rivolgerLe un invito a perseguire una soluzione legislativa alle istanze referendarie nel rispetto dei contenuti della legge nazionale n.157/92 e del quadro normativo europeo.
In un momento di crisi come quello attuale, l’indire un referendum, con un costo previsto di oltre venti milioni d euro, su poche disposizioni di una normativa antecedente alla legge nazionale del 1992, risulta davvero un odioso spreco di denaro pubblico impossibile da giustificare agli occhi dei cittadini.
E ciò in quanto il Decreto del Presidente Regionale COTA in data 25 gennaio 2012, nell’indire il referendum al 3 giugno 2012, lascia ampi margini di incertezza soprattutto ove si tenga conto che dovranno essere ancora resi dalla Commissione di Garanzia gli esatti termini dei quesiti referendari, formulati sulla base delle norme antecedenti alla nota Legge 157/92 a sua volta antica di ben 20 anni.
Le scriventi Associazioni ritengono, perciò, che il dialogo fra tutte le forze politiche, nel rispetto delle legittime istanze di tutte le realtà interessate ad un corretto esercizio dell’attività venatoria, costituisca uno strumento più idoneo a risolvere le necessità della Regione Piemonte in materia venatoria, rispetto all’eventuale risultato di un referendum nato ormai vecchio.
Le sottoscritte Associazioni confidano pertanto nella Sua disponibilità e volontà a trovare una soluzione politica condivisa alla situazione esistente, in modo tale da evitare che la Regione Piemonte tra l’altro sostenga il costo ingente di oltre venti milioni di euro.
Le scriventi Associazioni si dichiarano a Sua disposizione per un incontro di approfondimento, nella speranza che si possa realizzare positivamente il nostro invito a collaborare”.
ANLC – Dott. Paolo Sparvoli
ANUU – Dott. Marco Castellani
ARCICACCIA – Dott. Osvaldo Veneziano
CNCN – Avv. Giovanni B. Ghini
ENALCACCIA – Dott. Lamberto Cardia
EPS – Dott. Matteo Viglietta
FEDERCACCIA – Dott. Gianluca Dall’Olio
ITALCACCIA – Dott. Mario Gargano