Si avvicina la data del 3 giugno in cui si svolgerà il Referendum sulla caccia in Piemonte e le Associazioni Venatorie e Armiere hanno formalizzato il Comitato per il NO al Referendum.
Nel corso degli ultimi mesi tutte le associazioni venatorie, sportive e di categoria del mondo armiero si sono prodigate a vari livelli in modo autonomo, ma con il comune scopo di far prevalere il buon senso e trovare assieme alle Istituzioni regionali una soluzione che consentisse di evitare una consultazione referendaria inutile, anacronistica ed estremamente dispendiosa.
Vista l’inutilità degli sforzi compiuti, le stesse parti, pur non abbandonando la speranza di una soluzione politica, hanno deciso in seguito a un incontro avvenuto in occasione di Exa, di formalizzare la nascita di un comitato unitario per meglio operare in modo coordinato con lo scopo di fornire le giuste informazioni e scongiurare il rischio di eventuali scelte inutilmente penalizzanti per i cittadini piemontesi che scaturirebbero dal referendum del 3 giugno, invitando i cittadini a disertare le urne.
L’astensione nel caso dei referendum vale infatti come una espressione di voto!
Ad oggi fanno parte del Comitato per il NO al referendum piemontese le associazioni venatorie Federazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, Libera caccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Italcaccia, il CIC, le associazioni di categoria CNCN, Assoarmieri e ConArmi, le federazioni sportive FITAV e FIDASC.
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