Il Referendum sulla caccia in Piemonte è stato bloccato ma il consigliere Stara minaccia ricorso al Tar.
Dopo la firma del decreto del Presidente della Regione Piemonte che ha cancellato il Referendum sulla cacca, che altrimenti si sarebbe svolto il 3 giugno prossimo, il consigliere regionale, Andrea Stara, ha annunciato che proporrà ricorso al Tar avverso la cancellazione del referendum. Ha affermato infatti Stara sulla questione, “La cancellazione è sbagliata, e il referendum è solo rinviato. Se ne riparlerà l’anno prossimo, insieme alle politiche”.
Proseguendo ha detto il consigliere, “La Giunta regionale si è servita di un escamotage per timore di dare la parola ai piemontesi. Nei prossimi giorni con il Comitato promotore presenterò ricorso”. Continuando Stara ha spiegato, “In sostanza la Commissione di garanzia ha rilevato quello che abbiamo sempre detto, ovvero che non risponde allo spirito del referendum la linea di cancellare la legge per far saltare la consultazione”.
In conclusione Stara ha affermato, “La Commissione di garanzia non può non rilevare che l’effetto di eludere la prosecuzione del referendum indetto senza accogliere anche solo in parte il petitum referendario appare pregiudizievole per l’istituto statutario del referendum, destinato invece a realizzare il rapporto tra gli orientamenti che maturano nella comunità regionale e l’attività degli organi regionali”.