Proseguono le operazioni di contenimento dei cinghiali nella provincia di Piacenza, a breve anche in Valtrebbia saranno pianificate specifici interventi per contenere l’eccessivo proliferare degli ungulati.
In un incontro organizzato a Bobbio da Coldiretti a cui hanno partecipato oltre agli addetti ai lavori come il presidente del locale ATC 9, Giovanni Mozzi, anche cacciatori e agricoltori danneggiati dai cinghiali, l’assessore provinciale Filippo Pozzi ha annunciato i prossimi interventi per limitare i danni causati dall’eccessiva presenza di ungulati sul territorio.
Hanno presenziato all’incontro anche Enrico Merli, del settore Tutela faunistica della Provincia nonché il segretario di zona di Coldiretti, Rosanna Porcari ed il suo predecessore Andrea Poggi. A dire degli agricoltori i principali danni causati dagli cinghiali si sono verificati sulla sponda destra del Trebbia, dai Gerbidi a Caminata.
Come già avvenuto per le altre operazioni di “prelievo straordinario” dei cinghiali effettuate fino ad ora nelle valli della provincia anche le prossime attività di contenimento della specie nella zona di Bobbio sarà effettuata sotto la coordinazione del Settore di Tutela faunistica della Provincia in collaborazione con l’ATC competente e delle squadre di caccia al cinghiali della zona nonché con il coinvolgimento di selecacciatori e delle associazioni di agricoltori. Proprio Coldiretti ha promosso tra i propri associati lo scambio di informazioni utili ad individuare le zone più soggette all’azione dannosa dei cinghiali.
Nei prossimi giorni verranno organizzate le operazioni di contenimento in considerazione della grande abbondanza di capi di quest’anno; nonostante nell’ultima stagione venatoria siano stati abbattuti 515 cinghiali dalle squadre di caccia, i danni alle coltivazioni non sono diminuiti.
L’Assessore Pozzi ha spiegato a cacciatori ed agricoltori “Stiamo predisponendo sull’intero territorio operazioni extra-ordinarie di contenimento degli ungulati, un’attenzione in più verso i territori che devono convivere con le problematiche connesse all’attività in montagna, in un’annata che ha registrato un’autentica “esplosione” di cinghiali, e – di conseguenza – di danni ai terreni agricoli. Le iniziative già promosse, con la preziosa collaborazione degli Atc e di Coldiretti, e il coinvolgimento di operatori specializzati, hanno portato buoni frutti”.
Inoltre Pozzi ha chiesto la massima collaborazione tra agricoltori ed ATC al fine di ottimizzare la prevenzione ed individuare quindi le aree più soggette all’azione dannosa dei cinghiali. Allo stesso modo l’assessore auspica massima collaborazione anche per quanto concerne le procedure di stima e rimborso dei danni, affidata agli ATC su delega della Provincia, in modo da risarcire i danni in tempi rapidi.
In particolare, proprio in riferimento all’entità delle stime dei danni, Pozzi ha spiegato che “per le associazioni agricole esiste la possibilità di richiedere una perizia qualificata (basata peraltro su parametri fissati dalla legge), possibilità subordinata all’anticipo della cauzione”.
Infine per quanto riguarda la caccia l’assessore ha annunciato “la revisione del piano faunistico e la sottoscrizione di un protocollo con Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che permetterà la caccia di selezione anche al cinghiale”.