Caccia: Piacenza, cacciatori protestano contro la Provincia, c’è troppa confusione e “poca serietà” nei Calendari Venatori; in 1200 minacciano “Non rinnoveremo la tessera”.
Tante le problematiche messe sul tavolo dal comitato, che in più occasioni si è rivolto a Provincia, Regione e anche al ministero delle polirtiche agricole: tra le questioni sollevate da Bertaglia il forte calo della selvaggina, soprattutto lepri e fagiani e in particolare nella zona della bassa piacentina, per i cacciatori riconducibile “al sempre maggiore utilizzo di fitosanitari in agricoltura”. Critiche poi ai costi e paletti per esercitare l’attività venatoria, in particolare in certe zone, come ad esempio nel parco del Trebbia: “La situazione è paradossale – afferma ancora Bertaglia -. Per andare a caccia in un parco, oltre ad una serie di balzelli che si sommano alle spese che già i cacciatori sostengono, viste le autorizzazioni che vengono richieste ormai bisogna essere veterinari, tecnici faunistici e persino geometri”.
Non manca poi una frecciata alle associazioni ambientaliste: “È facile accusare sempre noi cacciatori, che già paghiamo fior di tasse, anche qualcun altro dovrebbe prendersi le proprie responsabilità. Quando si parla di danni da parte di lupi o ungulati alle colture chi è che paga? Perché non si prendono gli ambientalisti le responsabilità dei danni?”.
30 settembre 2013
Fonte: PiacenzaSera