Lo stesso Pisanu ha parlato delle istanze disattese e calpestate dalla politica regionale: secondo il presidente, non si tratta solamente di 40mila cacciatori, ma anche di chi esercita attività commerciali o che gravita attorno al prelievo. Nelle scorse settimane il Tribunale Amministrativo Regionale isolano ha deciso di sospendere la caccia a lepri e pernici, ordinanza che è stata rispettata in modo addirittura religioso dai cacciatori sardi.
L’assessore Spano è stato accusato di non aver mai impugnato la stessa ordinanza, disconoscendo di conseguenza il calendario venatorio. Inoltre, dopo la convocazione del Comitato Faunistico, non ha permesso di votare per rivedere quella parte del calendario in cui si limitava la caccia negli orari per tutelare lepri e pernici. CPA Sardegna ha chiesto infine di far partire una indagine interna per capire di chi siano le responsabilità e se sia stata rispettata la legge.