Caccia Pesca Ambiente pronto a scendere in piazza per diritti dei cacciatori; la chiusura anticipata della caccia a Tordo Bottaccio, Cesena e Beccaccia costituisce un altro grave sopruso ai danni del mondo venatorio.
Il 20 Gennaio, con un comunicato stampa (il n. 45) il Consiglio dei Ministri decretava il “blocco della caccia di alcune specie di uccelli selvatici”. Entrando poi nello specifico, stabiliva che da subito “non era più possibile cacciare il Tordo Bottaccio, la Cesena e la Beccaccia in tutto il territorio nazionale”, in quanto la Commissione Europea aveva contestato la violazione della direttiva 2009/147/CE in materia di conservazione degli uccelli selvatici, che vieta la caccia nei periodi di nidificazione e riproduzione. A nostro avviso il Ministro Galletti ha dato una dimostrazione di arroganza con un atto unilaterale, ed immotivato, adottando l’esercizio del potere sostitutivo previsto dalla legge 131 del 5 Giugno 2003, senza peraltro fornire argomentazione giuridiche e scientifiche, ma solo ascoltando le solite sirene animaliste che da troppo tempo affollano gli uffici ministeriali. Ancora una volta lo stato di diritto è stato calpestato, senza ragioni e senza motivazioni attendibili. Questa volta i cacciatori sono davvero disarmati. Secondo noi sarà necessario far capire ai nostri “cari” politici (cari perché costano troppo), che il mondo venatorio è stanco delle continue ingiustizie perpetrate, è stanco delle prevaricazioni che ogni anno subisce anche sui calendari venatori, è stanco per le continue vessazioni.
Questo ministro ha, poi, dichiarato soddisfatto di essersi rapportato con le associazioni venatorie più rappresentative e probabilmente lo ha fatto…. Questo è quanto. Ora dire che siamo tutti uguali non è vero e chi continua a sostenerlo probabilmente ha altri scopi. I cacciatori, però, dovrebbero incominciare a ragionare su questi fatti, perché solo così si costringono “i soliti” a cambiare le loro strategie. Il C.P.A. come sempre è pronto a scendere in piazza, ma ovviamente non può e non vuole farlo da solo. L’invito è rivolto a tutte le altre Associazioni Venatorie, in particolar modo a quelle numericamente più importanti, ad unirsi a noi in questa battaglia di diritto e di civiltà e a TUTTI i cacciatori. Fate pressione presso i vostri vertici affinché si possa realizzare una imponente manifestazione a Roma. Noi ci saremo, come sempre, “IN DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI”. Se non riusciremo in questo intento, allora non lamentiamoci, perché significherebbe che “hanno ragione loro”.
Avv. Alessandro Fiumani
Caccia Pesca Ambiente
( 22 gennaio 2015 )