Caccia: Perugia, il nuovo Piano Faunistico Venatorio fa un altro passo verso l’approvazione con il superamento all’unanimità in Commissione.
In una nota del gruppo provinciale del PRC si legge, “Il Piano Faunistico Venatorio, documento principe della programmazione degli interventi più opportuni ed efficaci in un campo così complesso e sentito da centinaia di migliaia di cittadini, dopo esser passato all’unanimità nella Commissione competente, passerà al vaglio del Consiglio Provinciale e verrà quindi inviato alla Regione per imboccare la via del varo definitivo”.
Proseguendo si legge ancora, “Questo eccezionale risultato testimonia l’impegno intenso, fortissimo dei componenti della Terza Commissione, dei Consigliere delegati, della Giunta provinciale, dei tecnici dell’Ente, impegno che ha consentito di portare a casa un risultato atteso da decenni. Possiamo lanciare un messaggio, supportato dai fatti, a tutti gli amanti della caccia, agli ambientalisti, agli agricoltori: finalmente, in tempi congrui, entrerà in vigore lo strumento che consentirà di pianificare la dislocazione e la presenza sul territorio delle zone protette, delle ZRC, delle aziende faunistico venatorie e consimili, mirando a criteri di efficienza delle stesse e riaprendo il territorio alla caccia o alla fruizione pubblica, con sentieri naturalistici e quant’altro, qualora gli indici economici e il funzionamento complessivo non siano soddisfacenti”.
“Accanto a questo, si potranno predisporre tutte le misure più utili ed efficaci per il contenimento delle specie opportuniste , foriere di danni dei quali fa le spese soprattutto il mondo agricolo, rafforzando per questa via una strategia virtuosa, quella dei prelievi selettivi e di iniziative collaterali di prevenzione dei danni da fauna selvatica, che ha visto la Provincia in prima fila in questi anni, in progetti e azioni mirate”.
“Un’alleanza tra mondo della caccia, mondo dell’agricoltura, ambientalismo, assolutamente necessaria e buon modello di governo del territorio: questo il Piano faunistico venatorio, che è stato sottoposto e lo sarà fino al momento del varo definitivo ad osservazioni, critiche, suggerimenti, attraverso una prassi partecipativa alla quale la Terza Commissione sempre, in ogni momento, ha fatto riferimento, con uno sforzo di analisi ed elaborazione assai lodevole. Ogni Consigliere ha offerto il suo valido e qualificato contributo, senza distinzioni di maggioranza e minoranza, inquadrando i problemi nella loro oggettività e nel loro bisogno di risoluzione”.
“Per questo si è potuti giungere al felice esito conclusivo, dopo diverse riunioni a partire dal 2009 . Un risultato che dimostra anche, in questo periodo, quanto sia in realtà utile un Ente che gli apprendisti stregoni vestiti da Ministri e capi di Governo hanno voluto abolire in barba alla Costituzione e alla democrazia”.
2 aprile 2014
Fonte: AgenParl