Secondo la sezione di Brescia della Federazione Italiana della Caccia, l’unica strada che la Lombardia può percorrere è quella dell’atto amministrativo, una delibera che – stando a quanto reso noto dall’associazione – verrà impugnata sicuramente dalle sigle animaliste.
Nonostante questa certezza, comunque, la Regione avrebbe comunque di appellarsi alla Corte Costituzionale di Strasburgo e a quel punto il parere (positivo e negativo che sia) diventerebbe definitivo e senza appello. In poche parole, si tenta il tutto per tutto, anche a costo dell’ennesima delusione, che sarebbe anche l’ultima di questa intricata vicenda. Di sicuro la risposta dell’ISPRA di queste ore non è ancora l’atto conclusivo.