Caccia – Calendari Venatori: Pd, scienza e concertazione contro la giungla dei calendari venatori.
Difendere l’ambiente per valorizzare territori, culture e popolazioni, ricostruire il patrimonio faunistico nel segno della tutela della biodiversità e promuovere il presidio e il lavoro delle imprese agricole di qualità e multifunzionali sono le coordinate di riferimento del Partito Democratico e della sua azione politica e amministrativa entro la quale dare risposte positive e concrete ai cacciatori italiani per una pratica venatoria sostenibile, rispettosa delle indicazioni della scienza e delle leggi nazionali ed europee.
Una posizione espressa questa mattina nel corso di una conferenza stampa promossa dal Partito democratico e dai gruppi parlamentari alla quale hanno partecipato Stella Bianchi, della segreteria nazionale e responsabile Ambiente, Susanna Cenni, responsabile Agricoltura, Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e politiche faunistiche, Roberto Della Seta, capogruppo commissione Ambiente del Senato, Giovanni Lattanzi, coordinatore dipartimento ambiente e Nicodemo Oliverio, capogruppo Commissione Agricoltura della Camera.
Il centrodestra e il governo Berlusconi, di contro, con proposte demagogiche, avanzate a doppio filo e strumentalmente con gli opposti estremismi, hanno alimentato il conflitto, generato procedimenti di infrazione e condanne da parte dell’UE e costretto la magistratura a ripetuti interventi censori ed interpretativi.
Serve una nuova fase che consenta alle forze sane del Paese, presenti nel mondo ambientalista, agricolo e venatorio, di tornare ad operare, pur nel rispetto di sensibilità diverse, per applicare la legislazione italiana, innovativa e scientificamente testata, nell’interesse collettivo.
E’ positivo che partendo dall’assunzione di una responsabilità civica i rappresentanti delle forze sociali e per iniziativa meritoria della Conferenza delle Regioni abbiano definito una intesa sui calendari venatori che ora dovrà trovare coerenza applicativa. E’ un preludio importante per affrontare già da subito i temi principali della conservazione delle specie selvatiche, della gestione faunistica e ambientale delle nostre campagne e per affermare la sostenibilità del prelievo venatorio.
Concertazione e atti concreti dovranno seguire per chiamare il Parlamento ad approvare nuove norme a tutela delle produzioni agricole dai danni provocati dalla fauna selvatica che il PD ha già presentato (abbandonando definitivamente le ipotesi di proposte di deregulation venatoria ancora incardinate al Senato) e per arrivare in tempi brevi a fissare linee guida coerenti per la regolamentazione del prelievo in deroga senza ricorrere a furbizie e forzature.
Marce indietro e differenziazioni dell’ultima ora non sarebbero comprese dal Paese che ha lanciato un segnale inequivocabile con i referendum su nucleare e acqua: i beni comuni sono patrimonio pubblico e devono rimanere tali lontano da ipotesi speculative. Anche la fauna selvatica e’ per legge patrimonio indisponibile dello Stato.
Roma 21 giugno 2011
Marco Ciarafoni
Responsabile Biodiversità e Politiche faunistiche del Pd
Portavoce nazionale Ecologisti Democratici