Caccia/Ciarafoni (Pd): ritiro del ddl Orsi e nuove norme per la tutela delle produzioni agricole
“Un Paese diviso e in una perenne situazione di conflitto: anche su caccia e politiche faunistiche il centrodestra mantiene il suo profilo devastatore e nel gioco delle parti tende ad alimentare, con proposte demagogiche e strumentali, gli opposti estremismi”. Lo afferma Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e politiche faunistiche del Partito Democratico, al termine della seconda riunione del Tavolo sulla biodiversità, convocato dal Dipartimento ambiente del PD in raccordo con il Forum e l’associazione degli Ecologisti Democratici.
L’incontro, concluso da Stella Bianchi, della segreteria nazionale del PD e responsabile Ambiente, ha trattato in modo particolare i temi delle aree protette e della gestione faunistico-venatoria ed ha visto la partecipazione delle principali organizzazioni ambientaliste, agricole e venatorie.
“E’ stata unanimemente apprezzata l’iniziativa del PD – spiega Ciarafoni – perché consente di uscire da una situazione di stallo che è foriera di polemiche e scontri ideologici. Ben altro serve al Paese ed è grave che all’interno dello stesso governo e della stessa maggioranza si registrino posizioni diametralmente opposte, con il solo chiaro intendimento di cavalcare velleitari ed effimeri consensi. Le mosse pseudo animaliste del ministro Brambilla, le amnesie del ministro Prestigiacomo ma anche le sparate propagandistiche dei parlamentari di Pdl e Lega amici degli ultras venatori sono la rappresentazione evidente dell’incapacità di governo”.
“Per questo – conclude Ciarafoni – il PD, anche attraverso iniziative parlamentari, chiede il ritiro al Senato del disegno di legge Orsi di deregolamentazione della caccia e l’inizio della discussione alla Camera del progetto di legge presentato dall’on. Cenni di tutela delle produzioni agricole dai danni arrecati dalla fauna selvatica.
Un proposta che è stata ben accolta da molte organizzazioni e che potrebbe trovare un consenso maggioritario e trasversale in Parlamento, tale da consentire di rafforzare la legislazione sulla caccia e sulla fauna che, assieme all’articolo 842 del codice civile, consente di mantenere un forte impianto pubblicistico per la gestione del territorio ai fini ambientali e faunistici”.
Roma, 3 novembre 2010
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