Caccia Passione giugno 2015 – Editoriale. Esiste oggi in Italia un’emergenza predatori, è un dato ormai inconfutabile. Se ne occupano le associazioni degli agricoltori, se ne occupano le province, le regioni. Se ne stanno occupando anche a Bruxelles e soprattutto se ne occupano e le subiscono gli allevatori e coloro che vivono la campagna e la natura.
Ovviamente ce ne stiamo occupando noi cacciatori. No! Non è una dimenticanza, gli unici che non si pongono il problema sono i politici a livello centrale, coloro i quali potrebbero e dovrebbero prendere dei provvedimenti e delle decisioni. Certo loro sono troppo impegnati a far funzionare questo paese a meraviglia, sono troppo attenti a non mettersi contro la lobby degli animalisti e degli da ambientalisti salottieri. Badate bene sono gli stessi che hanno consentito le varie terre dei fuochi, l’Ilva di Taranto e compagnia cantando.
Da un certo punto di vista potremmo sicuramente dire che nonostante tutta questa incompetenza e forse anche un po’ malafede la natura alla fine trova il modo di andare sempre avanti. Così oggi nel nostro paese, dopo tantissimi anni, il lupo è ormai diffuso quasi dappertutto ed anche l’orso, oltre a quello marsicano, ricomincia a prendere spazi sempre più ampi di bosco.
Da innamorati dell’ambiante salutiamo con favore queste presenze, ma ci rendiamo conto che proprio per evitare che fenomeni emotivi ed incontrollabili razionalmente possano innescare dei processi involutivi, è necessario gestire queste specie e ritagliargli degli spazi assolutamente naturali dove possano vivere in santa pace. Quindi la parola chiave è sempre la stessa: gestione. Bisogna che se lo capiscano tutti, in particolare coloro i quali sono responsabili dei assumere decisioni. Le specie selvatiche vanno gestite. Soltanto così è possibile garantire la biodiversità, le densità agro forestali adeguate e la pacifica convivenza tra l’uomo e gli animali selvatici che interagiscono sul territorio.
Da quando l’uomo è uscito dalle caverne ed ha costruito la prima casa, la prima strada, il primo villaggio ha irreversibilmente mutato gli equilibri naturali. E’ quindi necessario che sia sempre l’uomo a gestire le porzioni di territorio non antropizzate in modo tale da garantire il giusto equilibrio tra le specie animali e vegetali. Ed è chiaro che la gestione ed il controllo delle specie passa anche per carabina quando necessario. Il controllo dei predatori è quindi all’ordine del giorno oggi se vogliamo continuare a vedere il lupo e l’orso e se vogliamo che popolino i nostri territori oltre che le favole.
Credo pertanto che adesso come mai il mio sincero augurio sia attuale. In bocca al lupo a tutti.
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Cari amici cacciatori ho pubblicato sul mio blog un post intitolato: Risaniamo e salviamo l’Italia con l’Occidente Capitalistico. Fondiamo i Circoli per la Globalizzazione Progressista. Nell’ambito della cultura sociale politica critico la sub cultura decadentista e, in particolare nel nostro caso, l’ideologia animalista. Propongo nuove leggi a tutela della civiltà dell’uomo ed a favore della caccia. Mi aspetto da voi, cari amici, un impegno nella fondazione dei Circoli per la Globalizzazione Progressista per portare avanti un disegno culturale istituzionale e politico di pace e progresso per l’Italia e tutti i Paesi della Terra secondo le indicazioni pubblicate sul post. Cordiali e distinti saluti dal vecchio cacciatore Pappalardo Giosuè.
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