Caccia: Tra polemiche e ricordi si chiude anche questa stagione di caccia. L’associazione Venatoria Caccia Passione ringrazia tutti gli iscritti per aver condiviso un anno ricco di emozioni e avventura.
E’ un copione che i cacciatori italiani conoscono bene, dato che si ripete ogni anno invariato.
Alla chiusura della caccia, prevista per tutta la penisola, salvo rare eccezioni, per il 31 gennaio 2011, ha fatto seguito il consueto sciame di polemiche, ove seguiranno presto, gli incontri fra cacciatori e i racconti di caccia in attesa che l’attività venatoria riapra.
Quest’anno inaugurato i primi di settembre l’esercizio della caccia prevedeva alcune novità relative all’esercizio dell’attività durante i periodi di migrazione, nidificazione e riproduzione del selvatico, riguardo alla possibilità delle regioni di posticipare di 10 giorni la chiusura della caccia e riguardo alla sicurezza, che pur migliorata non ha salvato la vita ai 22 morti (21 cacciatori ed un cercatore di funghi) ed evitato che alcuni cacciatori italiani uscissero feriti dopo una giornata venatoria.
I dati registrati ricordano ogni anno ai cacciatori professionisti che la caccia è una passione che se non effettuata con le dovute cautele e precauzioni può essere pericolosa, e dovranno spronare ciascuno di noi ad innalzare ogni anno di più i livelli di attenzione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza che ogni stagione vengono ben diffuse da tutte le Associazioni di categoria.
Per quanto riguarda le polemiche rivolte contro la caccia, ruotano sempre intorno alle medesime affermazioni e i sondaggi che vedrebbero gli italiani contrari, sono stati ampiamente smentiti, infatti gli italiani non sono contrari alla caccia, anche se secondo chi la pratica, dovrebbe essere svolta in maniera più sostenibile.
Ci sono state ancora le accuse contro le inadempienze e forzature regionali, che secondo alcuni hanno consentito alle Regioni di aggirare le normative imposte e che dal versante opposto provengono preoccupate notizie su un troppo basso prelievo di cinghiali e ungulati per diverse località italiane.
La situazione rischierebbe di creare un nuovo disequilibrio fra animali e contadini con devastanti risultati per i raccolti agricoli.
Restiamo invece in attesa dei racconti di cacciatori innamorati della caccia che condividano ricordi ed esperienze nella nostra community virtuale, in attesa che la nuova stagione si apra, con la solita comprensibile euforia ed eccitazione.
La pausa primaverile ed estiva potrà essere d’altronde ben sfruttata per meglio allenare il proprio segugio, con il quale condividere esperienze collaterali alla caccia che rafforzeranno sintonia e amicizia.
Caccia Passione ringrazia tutti i cacciatori che con rispetto delle norme, dell’etica venatoria e degli animali anche quest’anno hanno condiviso dubbi, esperienze, gioie e avventure.
La Presidenza